Prima parte della mattinata spesa a fare un po' di manutenzione straordinaria al camper.
Qualche fusibile da sostituire, acqua del radiatore da rabboccare, olio del generatore da rabboccare (scoperta una perdita di olio nello stesso - damn!)
Fortunatamente il vicino Walmart di Page (A) aiuta con tutto il necessario.
Si parte per l'Antelope Canyon (B), una manciata di miglia verso est. Non rientra nell'elenco dei parchi visitabili con la card e ci chiedono 6$ a cranio per l'ingresso... ma non bastano perche' non si puo' fare a meno del tour organizzato dagli indiani locali che ti porta all'imboccatura del Canyon con i fuoristrada. Mentre aspettiamo in veranda si aggiunge alla comitiva anche un'altra famiglia di italiani. Il tragitto con le camionette dall'ingresso del parco al Canyon e' molto bumpy e le guide sembra facciano la gara a chi va piu' veloce e a chi arriva primo sul greto prosciugato e sabbioso di un antico fiume.
La nostra guida (Donna Indiana - Navaho/Dinee) si dimostra subito abile fotografa e molto ruvida e rigida di carattere e maniere. Vabeh! Prendiamo quello che c'e'!
La passeggiata nelle grotte anguste ci delizia con colori nella gradazione del rosso mattone mai visti prima e da spicchi di cielo ad illuminare le pareti delle caverne. L'aria e' molto polverosa per la sabbia ricca di magnesio; tutte le rocce, le volte e le pareti del Canyon sono formate di sabbia che l'acqua a' raggrumato e il tempo e la pressione consolidato. Sbuchiamo nuovamente alla luce del sole dall'altra parte del tunnel e ritorniamo all'imboccatura per la medesima strada. Amazing Experience!!!
Ci rimettiamo in viaggio direzione est verso la Monument Valley. Da Kayenta prendiamo in direzione nord e raggiungiamo la mesa con i famosi "Guanti" e gli altri "Monuments".
Vista quasi 15 anni fa, l'iniziale aspettativa si trasforma quasi subito in una velata malinconia e amarezza per come tutto lo scenario e' stato trasformato e reso piu' "commerciale". Nella mesa circolano auto e SUV che sembra quasi la tangenziale di Milano all'ora di punta - Esagerato! ... Si un pochino! Pero' la sensazione rimane e anche tutti i resort costruiti nei dintorni contribuiscono ad aumentare la sensazione.
Un'altra nota di curiosita'; sara' stata la luce o qualche altro magico effetto, ma rispetto a 15 anni fa tutto sembrava piu' grande e piu' vicino! Comunque - tappandosi un cicinin il naso - l'esperienza e' stata comunque appagante anche e soprattutto per i Bambini.
Ci rimettiamo in viaggio ripercorrendo a ritroso la strada fino a Kayenta dove facciamo benzina e ci accorgiamo che la ruota anteriore destra del camper e' floscia-moscia. Ridiamo una gonfiata incrociando le dita e ci rimettiamo in viaggio alla volta di Four Corners (D). Ennesima scorpacciata di deserto e a 40/50 miglia dall'arrivo comincia a sentirsi una strana vibrazione al volante del camper. Ahia! Si procede anche perche' non abbiamo scelta. A conferma dell'infausto presagio, pero', arrivando al Four Corners alle 8:03p, ci troviamo una squaw al volante del suo Truck a bloccare l'ingresso al monumento e con dito puntato alle nostre spalle ci fa capire che: "It's too late" e ci dobbiamo rimettere in strada per ritornare Teec Nos Pos e cercarci un posto dove passare la notte.
Troviamo inaspettatamente una piacevole accoglienza e alla nostra richiesta di passare la notte nel parcheggio del Trade Post locale riceviamo una "Siete i Benvenuti" risposta!
Si va a nanna con un po di delusione/preoccupazione...
Ragazzi, vi seguo tutti i giorni... che giro meraviglioso *___* non vedo l'ora di essere anche in terra americana!!!
ReplyDeleteCoast 2 Coast
;-)
ReplyDeleteBello, l'antelope?
ReplyDeleteDario, l'Antelope è forse uno dei più belli!!!
ReplyDelete