Wed Jul 3rd
Continua dal California Zephyr... atto I a cui abbiamo aggiunto la gallery.La notte si porta via buona parte della Utah e di quell'altopiano senza troppi schizzi verso l'alto.
A Winnemucca, pero', pur mantenendo una generale continua e lenta discesa, ci si elevano tutto intorno le protuberanze della Sierra Nevada, la seconda delle catene montuose che si attraversano lungo il percorso.
Paesaggio grigio e spoglio con cespugli dai colori verdognoli slavati ma la ridotta andatura del treno, per la maggior parte della tratta, ci consente di apprezzarne comunque la sua brulla originalita' resa ancora piu' particolare dagli innumerevoli graffi scavati da vento e acqua e dalle loro ombre.
A Reno siamo ancora intorno ai 1300mt. SLM.
L'entrata in California aggiunge finalmente un bel po' di colori al panorama e anche in questo caso, la moderata andatura dello Zephyr che deve fare i conti con la tortuosita' della sua pista, ci regala tutto il tempo per gustarci appieno la transizione cromatica e il progressivo appiattimento del paesaggio.
Sacramento segna finalmente l'arrivo in pianura e il tracciato dei binari, prima serpeggiante e irregolare, sembra ora tirato con il righello fino all'ingresso nelle San Paolo Bay, Suisun Bay e Grizzly Bay, sostituite molto presto, attraverso il Benicia Martinez Bridge, dalla San Raphael Bay e finalmente dalla San Francisco Bay.
Ancora qualche osservazione sulla miriade di popoli che hanno abitato questo California Zephyr nelle passate 52 ore.
Viaggiare non conosce confini religiosi, di pelle, di lingue, di nazionalita', di culture, di convinzioni, di eta'.
Soprattutto qui negli immensi Stati Uniti d'America.
Sul treno c'era di tutto: anziani in crociera su rotaia che si arrabattavano su e giu' dalle ripide scalette per raggiungere i servizi o il bar; chitarrati liceali e licealesse in vacanza con gli ormoni in agitazione; madri alle prese con le esuberanze di due o tre pargoli alla volta; un intera "tribu;" di Amish con donne intabarrate nei loro caratteristici vestitini, cuffiette bianche e uomini in versione "Casa nella prateria"; efficienti, decisi e cordiali capi carrozza;; famiglie arabe con donne in-burkate; asociali e malvestiti lupi solitari; misteriosi personaggi che in, 52 ore, non si sono mai visti svegli o a passeggio per il corridoi.
Sbarcati i bagagli, un colpo di telefono alla Hertz del vicino Marriott ci ha portato la nostra compagna di viaggio per queste due settimane: una Kia Sorento 2014 che sembra essere ritagliata su misura per la nostra dinamica e flessibile famiglia. Ovviamente aspettatevi di dover rinegoziare tutto-ma-proprio-tutto della vostra prenotazione con l'impiegata dell'autonoleggio; cerchera' infatti di farvi spendere il piu' possibile con opzioni, assicurazioni e garanzie che potrebbero portarvi, a volte, anche a raddoppiare quanto avevate inizialmente preventivato. Semplicemente, chiedete di rimanere allineati alla VOSTRA originale reservation fatta tramite internet.
Si arriva quindi alla meritata camera di decompressione dell'Hilton Garden Inn con camera vista Baia dove, dopo obbligatoria e sospirata docciona per tutti, ci prepariamo per la successiva avventura.
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Ecco lo schedule. Click per il PDF dettagliato. |
Che meraviglia!
ReplyDeleteYes, la sospirata mega doccia.... e yes pure per l'autonoleggio: ci provano sempre!!!!!!!!
ReplyDeleteCiao cari!!!