Festa Italiana e' uno dei consueti appuntamenti estivi per il Lakefront di Milwaukee nella terza decade di Luglio.
Facciamo appena in tempo a realizzare che oggi e' l'ultimo giorno e decidiamo per la puntatina tardo mattutina, senza particolari programmi e piu' per ammazzare l'inerzia di una domenica in cui non si prevedevano "Imprese Eccezionali" - Ogni riferimento a J'ax ed al compaesano DJ JAD e' puramente casuale.
Intorno all'area della fiera, verso le 12:30, ci sono ancora innumerevoli buchi vuoti e addetti di ogni provenienza a innalzare ampi cartelli non numeri. Chi 2, chi 5, chi 10... tranquilli: nessun tentativo di valutare italiche e indigene pollastre in base alle apparenze; semplicemente, ognuno a imbonire a proprio tornaconto la trasformazione dell'automobilista di turno da imprevedibile vagabondo a spremibile occupatore di suolo pubblico e privato.
Ripetiamo due volte:
Tralasciamo la generale veracita' dell'evento...
Tralasciamo la generale veracita' dell'evento...
Amen!
Riusciamo ancora a infilarci in 4 al prezzo di due - durera' ancora poco, pero', temiamo.
Il benvenuto e' sottotono... gia' lo sapevamo dal paragrafo precedente.
L'unica garanzia e' sempre la solita: Mario - come Valentino - c'e'... SEMPRE!
Mentre ci scorazza davanti la processione, con ogni adulterazione possibile di cultura sacra e profana italiana, Mamma pinguina finisce con le cuffie in testa a fare un prova microfono alla locale:
Permettetemi un inciso: in pieno XXI secolo c'e' ancora qualcuno che trasmette in onde medie e in modulazione di ampiezza... e' assolutamente possibile che, per una proprieta' particolare di questo tipo di tecnologia, le nostre voci abbiano raggiunto orecchie a diverse centinaia di chilometri di distanza scavalcando la linea dell'orizzonte riflettendosi sulla ionosfera.
Ma torniamo con i piedi sulla terra.
Al solito l'ospitalita' di Mario e' commovente e tutte le volte la sua voce si incrina sensibilmente, rotta dalla commozione, quando ci chiede di raccontare la vita dei nostri marmocchi in questa nuova esperienza.
Ci accomiatiamo e lasciamo i microfoni a Rick e Anita, anche loro un po' emozionati.
I ragazzi completano il loro giro sullo Sky Glider (La seggiovia) che li scarrozza a 10 metri dal suolo per tutta la lunghezza della Festa e ritorno.
Girucchiamo qui e la' per un pranzetto abbastanza contenuto consumato su un tavolino fronte lago, mentre le gondole colme di visitatori ci sguazzano a qualche metro.
Ancora breve capatina sulla via principale verso l'agognata meta: espresso e limoncello per lui, espresso e sambuca per lei. Questa volta "lei" riesce a non pasticciare confondendo - come aveva fatto l'anno scorso - temporaneamente la naturale destinazione dello spirito (va in bocca! non sul bancone del bar!).
Entrambi in "configurazione facepalm" quando il limoncello salta fuori da un armadietto a temperatura ambiente e viene anestetizzato da una manciata di cubetti di ghiaccio. Com'amm'afa'!
La "sbronza" viene smaltita per circa una mezzoretta sdraiati su una coperta a stelle e strisce nelle aiuole antistanti l'imbarco delle gondole. Il piccolo fa finta di non conoscerci quando sguardi interrogativi e di biasimo dei passanti lo interrogano su provenienza e grado di parentela con i tre barboni stravaccati!
Particolarmente apprezzata la "scoop" [pallina] di gelato alla nocciola o al cioccolato $3.75 each!
Un paio di telefonate e nubi nere all'orizzonte ci convincono ad anticipare il rientro verso casa lasciandoci alle spalle una Festa un po' sbandata, senza molta anima e una pessimistica convinzione che il prossimo anno, probabilmente, manchera' addirittura un colore ad ogni nostra bandiera... o forse due... forse... davvero... restera' solo il bianco!
Chiudiamo con la galleria e un piccolo passatempo: ogni foto contiene almemo una o piu' imprecisioni, derive, inesattezze e oscenita', formali e/o culturali... a voi la scelta!!!