Continuano a dirmi che sono molto coraggiosa. Me l'hanno detto alcune persone che stimo in Italia ma me l'hanno detto anche qui. Eppure a me sembra naturale quello che sto facendo. Faticoso sicuramente. Ma naturale. A parer mio mi ci voleva più coraggio a restare da sola a casa oltre 2 mesi ad aspettare che Father tornasse a casa.
Almeno qui abbiamo la possibilità di fare una vacanza speciale.
Certo non è facile. Io poi passo da momenti di euforia, gioia e serenità. A momenti di terrore, paura di sbagliare o di aver fatto il passo più lungo della gamba.
A volte mi sento molto sola qui, in un paese straniero, passando l'intera giornata con i miei figli senza le mie amiche con cui chiacchierare. E' dura sicuramente. Ma è un'esperienza che rafforza il carattere. Mio e dei miei figli.
A volte vorrei anche piangere ma non è giusto.
Aver incontrato Ralph è stato molto importante anche per una mia
serenità interiore. Stamattina ci ha scorazzato in giro per la città
facendoci vedere negozietti davvero carini e facendoci conoscere persone
deliziose.
Mi ha dato delle speranze!
Un paio di consigli per chiunque voglia fare un'esperienza come questa:
1) cercare un contatto con una comunità italiana. E' vero che è importante parlare l'inglese, ma una persona italiana che vive qui CAPISCE come vi sentite e può aiutarvi. Può guidarvi per la città, farvi conoscere posti e negozi che non si trovano sulle guide. Può dirvi qual'è l'ospedale migliore (facciamo le corna ma è sempre utili saperlo!); può dirvi quali sono le zone più sicure e quelle meno... può darvi tante informazioni ed essere un utile appoggio anche solo morale!
2) avere sempre appresso un'agenda o qualcosa per scrivere dove poter sfogare le proprie sensazioni. Credo sia importante anche per un futuro: poter rileggere le pagine del proprio diario e capire cosa si provava. E' importante mantenere una memoria. Ed è MOLTO importante non aver paura di ammettere che non è facile.
E non vantatevi mai di aver avuto ottimi voti in inglese quando eravate a
scuola: anche io li avevo. Era forse la sola materia in cui eccellevo.
Ma essere qui, capire e farsi capire dalle persone del posto, NON è come
parlare con la propria insegnante. E' tutto diverso. E soprattutto:
L'AMERICANO NON E' L'INGLESE! Questo deve essere chiaro!!!
OK! Sfogo finito!!! Adesso si pranza e poi si va al lago!
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