Una delle cose che ci eravamo promessi di mantenere, mentre stavamo venendo qui, era la nostra italianità. Ma non avevamo un’idea precisa di quello che significasse veramente. O meglio, pensavamo di averla ma le cose sono cambiate strada facendo!
Inizialmente tutti, soprattutto gli insegnanti a scuola, ci consigliavano di parlare 
inglese in casa per abituare i ragazzi al dialogo e alla conversazione. Sinceramente non ci 
siamo riusciti. Era uno sforzo innaturale. Troppi vocaboli che ci 
mancavano. Cosa dovevo fare? Mettere in pausa tutti ogni volta che 
dovevo cercare una parola sul dizionario? (a proposito, piccolo 
consiglio pratico: 
www.urbandictionary.com!).
 No. Proprio no. Allora abbiamo usato una tattica differente: nel 
momento in cui abbiamo avuto la casa, abbiamo cominciato ad invitare 
amici vari dei ragazzi. E devo dire che si è rivelata la cosa migliore 
da fare: il dialogo fra coetanei è più naturale e spontaneo.
Ora invece tutti ci dicono di fare esattamente il contrario, ossia di continuare a parlare in italiano in casa!
Ma cosa sta succedendo ai ragazzi? Be’, una cosa a cui non avevamo 
pensato: vanno a scuola e imparano. Imparano cose nuove e quelle cose le
 imparano nella lingua locale, l’Inglese.
Un esempio. Mia figlia sta studiando la Geologia (ha preso 100% nel test!). Chiedetele di spiegarvi cosa sono 
nucleo interno, nucleo esterno, mantello, crosta. Non ne ha idea. Ma se le chiedete 
inner core, outer core, mantle, crust ve lo spiega MOLTO FACILMENTE... ma in inglese! E' ovvio, lei queste cose le sta imparando in inglese prima di averle imparate in italiano.
Forse mio figlio, avendo completato il ciclo delle elementari, ha meno problemi. Ma non stupitevi di sentire un miscuglio delle lingue in un dialogo. Oppure, da brivido ma comprensibile, le parole inglesi italianizzate: “
Mamma posso engauttare con gli amici?”
 da HANG OUT= incontrarsi, passare del tempo insieme.
Ecco cosa dobbiamo
 affrontare. Correggerli? Sì, li correggiamo, ma difficile che cambi la 
cosa perché sarà sempre più facile che usino il vocabolo inglese che 
quello italiano finché sono qui. Poi quando saranno in Italia, impareranno… forse.
A questo punto 
diventa molto più importante mantenere le nostre tradizioni e la nostra 
cultura. Ed è diventata una 
mission. Sto imparando ad 
approfondire la nostra cultura e a divulgarla proprio perché è parte 
fondamentale di ciò che siamo. La nostra lingua è bella ed è amatissima 
da queste parti. Ma tutto, la lingua, il cibo, le tradizioni, sono 
legate alle nostre profonde radici. Quindi ci piace pensare di poter insegnare ai nostri amici cosa ci lega 
al nostro Paese.
E sapete una cosa? Da quando siamo qui stiamo imparando ad amare 
l’Italia più di quando ci vivevamo. E’ proprio vero che devi 
allontanarti dalle cose per capire quanto ti mancano!
Ma io in casa continuo a parlare italiano e a correggere soprattutto i tempi verbali. Ci tengo molto! E poi è un angoscia parlare in inglese con loro due: mi correggono in continuazione, facendomi poi perdere il filo del discorso. Quindi lascio perdere!!!