Wednesday, February 8, 2012

Blog Expat

Girando per la rete si possono trovare centinaia di blog utili per gli espatrii. Dal blog che ti dà consigli sui documenti, quello che ti dà consigli per le scuole, decine e decine (forse centinaia ma io mi sono fermata molto prima!) di blog di mamme che raccontano, come faccio io, la loro esperienza giorno dopo giorno. Magari con lo stesso scopo mio: condividere con amici e parenti che sono rimasti in patria.
Io mi trovo a fotografare ogni cosa, mi porto dietro un quadernetto per poter prendere appunti... oppure il mio telefono super-tecnologico che mi permette in ogni momento di poter navigare.

Ma c'è una cosa che proprio non riesco a capire: sono io strana oppure tutte queste mamme omettono di dire la verità?

Non voglio offendere né sconvolgere nessuno, credo di non dire nulla di segreto, ma la verità è questa: è un'esperienza BELLISSIMA, per noi e per i nostri figli, ci piace tanto vivere qui, ci siamo ambientati benissimo, le scuole sono belle, gli insegnanti ottimi. La vita è semplice. Insomma, è tutto splendido. E se oggi mi dicessero che dobbiamo tornare in Italia... oddio mi prenderebbe un colpo!
Ma nessuno parla mai dell'UNICO aspetto spiacevole di questa situazione: la nostalgia. Quella che in inglese si chiama HOMESICKNESS. Non della propria casa, dei negozi o che altro... ma solo delle persone. Dei miei famigliari, delle mie amiche. Di certe situazioni che cerchi di ricrearti qui ma che è difficile. E ti chiedi: ma come mai è così difficile? Sono così chiusi qui? E poi rifletti: ci ho messo una decina d'anni per crearmi quel "giro" nella mia città, come posso sperare di farlo in 6 mesi qui con, per di più, l'ostacolo linguistico?
Come affrontano le altre mamme-expat questo problema?
Ieri sera sono capitata nell'album delle foto del compleanno di mia sorella e ho visto la foto dei miei genitori che ballano... e mi sono sentita quel coso nello stomaco... eppure non leggo nei blog delle altre mamme queste sensazioni.
E allora mi chiedo: sono io strana o sono l'unica che ha bisogno di parlarne?

Bene... e ora vado a portare le creature a scuola così mi distraggo un po'.

Buona giornata a tutti!

5 comments:

  1. ... io non sono ancora espatriata, ma lo sarò a breve (anche se in teoria lo sarà per un periodo relativamente definito - 2 anni )... e devo dire che questo è l'unico aspetto a terrorizzarmi veramente per me, per i miei figli, per tutti noi come famiglia ... la nostalgia degli affetti di casa.

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  2. Concordo. Io sono espatriata da molto poco, lo scorso novembre, e non siamo andati neanche troppo lontano, Francia.Devo dire che al di là di tutte le difficoltà che pian piano vanno assottigliandosi anche a me quel che più mi manca sono gli affetti. Anche se a dirla tutta quella con la famiglia è una distanza psicologica perchè di fatto io mamma e sorella vivevamo già in tre città differenti anche in Italia. Mi mancano le amiche, i miei punti di riferimento ma questo fa si che io vinca la mia naturale riservatezza per cercare di socializzare qui. Per ora ci sono riuscita solo con altre due mamme italiane ma non appena il mio francese sarà un pò migliorato ci proverò, il primo passo per fare amicizia credo sia farsi avanti poi se troverò un muro almeno ci avrò provato

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  3. Carissima, ho letto il tuo ultimo articolo con una fitta al cuore. E' tutta la vita che vorrei emigrare negli USA, ma non ci riesco. Conosco tutti i requisiti e, anche se io e mio marito lavoriamo in proprio, ogni volta che siamo venuti negli USA abbiamo cercato un datore di lavoro che ci assumesse, ma... niente. Solo negli USA mi sento a casa, e tornare in Italia significa piangere per mesi...
    Posso chiederti come avete fatto voi??? Immagino che tuo marito svolga un lavoro richiesto... Se invece non è così, potresti spiegarmi? Grazieeeeeeeeee!!!
    P.S.: io provo costantemente HOMESICKNESS... sì, ma per la mia America. Ho anche vissuto un anno intero là, e non ho mai provato nostalgia per l'Italia e gli italiani per un solo istante. Mai.
    Sigh...
    Grazie...

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  4. Stefania, credo trattasi di "botta di culo"... era la persona giusta nel momento giusto... e noi ne abbiamo "approfittato" subito! Ma erano anni che lo sognavamo. Io lo sognavo fin da piccina e poi ho incontrato lui con cui ho condiviso questo sogno.

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  5. Io adesso non posso ancora dire niente, mi sto preparando psicologicamente all'espatrio e spero veramente tanto di sentire il meno possibile quella nostalgia che attanagliava fino a poco tempo fa il mio fidanzato; adesso che sa che torneremo negli States per viverci, non la sente più. Secondo me dipende anche da chi si lascia, io per esempio ho ben pochi amici qui in Italia e a parte i genitori non credo che sentirò tanta nostalgia, almeno lo spero.

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