Qualche giorno fa, durante una delle solite scorribande verso Chicago e periferia, dall'autostrada ho buttato l'occhio alla mia destra oltre il guard rail; inizialmente sembrava uno dei nostri rottamai di auto, ma uno sguardo piu' attento mi ha fatto notare che si trattava di mezzi militari.
Cosi', per puro caso, abbiamo scoperto il:
A prescindere dalla scarsa cura con cui era tenuto il museo e dai prezzi pazzi dei biglietti, l'esperienza e' stata inaspettatamente utile ed educativa per i bimbi.
Abbiamo avuto modo di confrontarci con loro su cause e presupposti per le guerre.
Ascoltavano attenti e incuriositi le nostre storie che spaziavano dagli aspetti tecnici e funzionali delle macchine al pesante fardello umano che i protagonisti di quelle guerre si portavano dentro e si tramandavano di generazione in generazione.
Abbiamo parlato di Hiroshima, del Vietnam, dell'Afganistan, delle guerre del Petrolio, di reduci, di eroi e di PTSD (Post-Traumatic Stress Disorder), che il piu' grande dimostrava di conoscere.
Ovviamente non poteva mancare il piu' classico dei souvenirs:
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