Ho ricevuto di recente piu' volte la stessa domanda, in ufficio, in un concessionario auto, altrove (non ricordo).
Beh, cosa vi posso dire, miei cari e gentili ospiti?
Non ho piu' seguito la vicenda ormai da molto tempo, mi ha stufato abbastanza presto lasciandomi addosso lo stesso residio di nausea e noia cha ha accompagnato ormai da diversi anni anche il caso Franzoni.
Tiritere e giostrine mediatiche hanno calpestato e infangato l'eventuale innocenza degli innocenti e la colpa dei colpevoli diluendo e mescolando pieta', rabbia, disperazione e rancore.
Aiutatemi ad interpretare le vostre aspettative dietro quella domanda, perche' al momento, e per non far torto a nessuno, vi devo per forza rispondere che sono state fatte delle indagini e degli approfondimenti e che "la giustizia ha fatto il suo corso".
Cosi' facendo, e con poco-patriottico distacco, sono sicuro di cavarmi d'impaccio io e lasciare che eventuali ulteriori stereotipi del Belpaese rimangano per lo meno nella terra di mezzo dell' "oltre ogni ragionevole dubbio" o pezzetti di Tetris da incastrare negli anfratti delle testoline dei piu' maliziosi.
Ah, ho volutamente omesso di citare la provocazione che ormai, grazie a faccialibro, e' diventata pure lei comodo e conveniente rigurgito di ipocrita umanita'.
E se quando mi salutate vi ritorno indietro un "Let's go Brewers!", mentre mi chiedete del mio prezioso cappellino con le calzette rosse, ... state sicuri che non e' adulazione ma una convinta mano tesa verso la vostra abominevolmente ospitale ospitalita'!
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