Tanto, ma davvero tanto, per aver tutta questa cura nel descrivere logistica di esposizione e conservazione con tale dovizia di particolari.
Thursday, October 31, 2013
Parent Conference, the day after
Come si svolgono le Parent Conference l'ho raccontato QUI e QUI. Quindi non ve lo sto a ri-raccontare.
Uscire da scuola dopo le Parent Conference, mi porta automaticamente ad alcune riflessioni. Una fra tutte: Se avessi saputo prima quanto è bello per un genitore sentir dire meraviglie sui propri figli, avrei dato meno grattacapi ai miei genitori. E per questo vi chiedo scusa. Non posso rimediare, troppo tardi, ma per chiedere scusa non è mai troppo tardi.
Entrambi i miei figli quest'anno hanno avuto un inizio faticoso su una materia: scienze per il ragazzo e matematica per la ragazzina. Ma vedere come stanno recuperando e come gli insegnanti sono contenti del lavoro che stanno facendo, ci mette l'anima in pace.
Viene spontaneo chiedersi se succede solo in Italia, se lo dicevano solo ai miei genitori, o se anche qui i genitori si sentono dire "Ehhhhhhhh... [sguardo desolato dell'insegnante e angoli della bocca all'ingiù e sguardo rassegnato con testa ciondolante dei miei genitori ] sua figlia potrebbe sicuramente fare di più". Era la frase canonica conclusiva del giudizio complessivo delle mie pagelle: la ragazza in classe segue, ha un buon rapporto con i compagni e con gli insegnanti, ma potrebbe sicuramente avere risultati migliori se si impegnasse di più. E ora sapete perché i miei genitori non hanno mai conservato le mie pagelle: LE HO BRUCIATE TUTTE IO!!!
Ma torniamo ai miei figli, che di soddisfazioni ne danno molte di più!
Il momento buffo l'abbiamo avuto quando abbiamo letto il Goal Sheet di Francesca e il Circle of Courage di Stefano.
Il Learning Goal di Francy è quello di ottenere tutte A! Per raggiungere questo obiettivo, ciò che dovrà fare è: non arrendersi mai, prestare più attenzione in classe, comprendere meglio le cose e verificare se ha capito la lezione facendosi delle domande sull'argomento.
Il Personal Goal (cioè l'obiettivo extra-didattico) è learn how to cook as well as my mom (mica noccioline!!!) e per raggiungere tale obiettivo ciò che si propone di fare è:
watch her
have cooking contests
help her in the kitchen
E' decisamente sulla strada giusta, ma per lei sogno ambizioni maggiori!
Decisamente meno modesto il ragazzo di casa!
Doveva assegnarsi un valore in percentuale su alcune caratteristiche personali e descriversi.
Generosity Aiuto gli altri quando ne hanno bisogno
Belonging Sono sempre puntuale alle lezioni e faccio il mio dovere
Independence So sempre quello che devo fare e lo faccio
Mastery Faccio sempre il mio lavoro con tutto l'impegno possibile
E poi ha dettagliato per ogni materia ciò che fa, o che non fa.
Ma devo proprio dirvi che valore percentuale si è assegnato o ci arrivate da soli? Sì dai, sono sicura che ci arrivate da soli.
Ma quanto mi gongolo quando esco da questi colloqui!!!
Uscire da scuola dopo le Parent Conference, mi porta automaticamente ad alcune riflessioni. Una fra tutte: Se avessi saputo prima quanto è bello per un genitore sentir dire meraviglie sui propri figli, avrei dato meno grattacapi ai miei genitori. E per questo vi chiedo scusa. Non posso rimediare, troppo tardi, ma per chiedere scusa non è mai troppo tardi.
Entrambi i miei figli quest'anno hanno avuto un inizio faticoso su una materia: scienze per il ragazzo e matematica per la ragazzina. Ma vedere come stanno recuperando e come gli insegnanti sono contenti del lavoro che stanno facendo, ci mette l'anima in pace.
Viene spontaneo chiedersi se succede solo in Italia, se lo dicevano solo ai miei genitori, o se anche qui i genitori si sentono dire "Ehhhhhhhh... [sguardo desolato dell'insegnante e angoli della bocca all'ingiù e sguardo rassegnato con testa ciondolante dei miei genitori ] sua figlia potrebbe sicuramente fare di più". Era la frase canonica conclusiva del giudizio complessivo delle mie pagelle: la ragazza in classe segue, ha un buon rapporto con i compagni e con gli insegnanti, ma potrebbe sicuramente avere risultati migliori se si impegnasse di più. E ora sapete perché i miei genitori non hanno mai conservato le mie pagelle: LE HO BRUCIATE TUTTE IO!!!
Ma torniamo ai miei figli, che di soddisfazioni ne danno molte di più!
Il momento buffo l'abbiamo avuto quando abbiamo letto il Goal Sheet di Francesca e il Circle of Courage di Stefano.
Il Learning Goal di Francy è quello di ottenere tutte A! Per raggiungere questo obiettivo, ciò che dovrà fare è: non arrendersi mai, prestare più attenzione in classe, comprendere meglio le cose e verificare se ha capito la lezione facendosi delle domande sull'argomento.
Il Personal Goal (cioè l'obiettivo extra-didattico) è learn how to cook as well as my mom (mica noccioline!!!) e per raggiungere tale obiettivo ciò che si propone di fare è:
watch her
have cooking contests
help her in the kitchen
E' decisamente sulla strada giusta, ma per lei sogno ambizioni maggiori!
Decisamente meno modesto il ragazzo di casa!
Doveva assegnarsi un valore in percentuale su alcune caratteristiche personali e descriversi.
Generosity Aiuto gli altri quando ne hanno bisogno
Belonging Sono sempre puntuale alle lezioni e faccio il mio dovere
Independence So sempre quello che devo fare e lo faccio
Mastery Faccio sempre il mio lavoro con tutto l'impegno possibile
E poi ha dettagliato per ogni materia ciò che fa, o che non fa.
Ma devo proprio dirvi che valore percentuale si è assegnato o ci arrivate da soli? Sì dai, sono sicura che ci arrivate da soli.
Ma quanto mi gongolo quando esco da questi colloqui!!!
Wednesday, October 30, 2013
Non ci sto piu' dentro!
Campioni del Mondo...
Campioni del Mondo...
Campioni del Mondo!!!
Guardate quanto e' bella!!!
Big Papi:
Most Valuable Player!
Oasi e deserti expat
Oggi le mie "amiche" (ormai tali le considero) Mamme nel Deserto in questo post raccontano le sensazioni che si provano quando intraprendi la vita di expat. "Ti senti come nel bel mezzo di un deserto", un deserto che nel loro caso è proprio vero, ma nel caso generico di un expat è metaforico. Hai sete, hai fame ma non sai come chiedere aiuto. Anche se intorno a te ci sono tante persone, se non sai come chiedere acqua, non otterrai mai acqua. Ogni paese ha il suo modo di chiedere acqua, e non solo linguisticamente parlando. Insomma, nel paese in cui siamo arrivati noi, devi chiederlo col sorriso, con gentilezza, chiedendo per favore e ringraziando dopo.
E poi devi adattarti alla loro cultura, ai loro codici, scritti o tramandati.
Insieme a quel biglietto di sola andata, non ti danno alcun libretto di istruzioni per l'uso. Ma solo il rebus iniziale per cominciare la tua caccia al tesoro. E come non l'hanno dato a noi, il libretto di istruzioni, non l'hanno dato ai nostri figli.
Ieri, in un tentativo di comunicare con mio figlio dopo una litigata che ha ammutolito il ragazzo per due giorni, gli ho chiesto di raccontarmi qualcosa, cos'ha fatto a scuola. Volevo solo distrarlo e sperare che non cominciasse a videogiocare. Ma la sua risposta mi ha disarmata: "Mamma, ho studiato, studiato e studiato. Tutto il giorno. Non facciamo intervallo, solo 30 minuti scarsi per mangiare. Cosa vuoi che abbia di interessante da raccontarti?". Già... In fondo loro hanno anche "subito" questo cambiamento. E per quanto possiamo tutti unanimamente dichiarare di essere felici qui, possiamo altrettanto unanimamente dichiarare che non è per niente facile e che vorremmo tanto aver avuto un libretto di istruzioni, ma anche l'avessimo avuto saremmo stati in grado di leggerlo?
E' così. Ti ritrovi in mezzo ad un deserto e devi indovinare qual'è la direzione giusta verso l'Oasi. E quando finalmente la trovi, devi imparare a vivere in quell'Oasi e a convivere con ogni elemento di difficoltà. Eppure ad un certo punto succede qualcosa, come un click dentro di te, che ti fa dire "CASA".
E allora si ritorna alla frase di Italo Calvino "Il luogo ideale per me è quello in cui è più naturale vivere da straniero".
Tutto questo per dire che cosa?
Niente, assolutamente niente. Solo per farvi capire che essere expat, in Kuwait, in USA, in Francia, in Cina o in Canada non è proprio facile. Ma quando ci riesci, quando finalmente trovi la fonte che ti disseta, ti senti davvero BENE! A Casa.
P.S. Dopo un post del genere mio figlio direbbe "Mamma, ora smettila con quella roba"
E poi devi adattarti alla loro cultura, ai loro codici, scritti o tramandati.
Insieme a quel biglietto di sola andata, non ti danno alcun libretto di istruzioni per l'uso. Ma solo il rebus iniziale per cominciare la tua caccia al tesoro. E come non l'hanno dato a noi, il libretto di istruzioni, non l'hanno dato ai nostri figli.
Ieri, in un tentativo di comunicare con mio figlio dopo una litigata che ha ammutolito il ragazzo per due giorni, gli ho chiesto di raccontarmi qualcosa, cos'ha fatto a scuola. Volevo solo distrarlo e sperare che non cominciasse a videogiocare. Ma la sua risposta mi ha disarmata: "Mamma, ho studiato, studiato e studiato. Tutto il giorno. Non facciamo intervallo, solo 30 minuti scarsi per mangiare. Cosa vuoi che abbia di interessante da raccontarti?". Già... In fondo loro hanno anche "subito" questo cambiamento. E per quanto possiamo tutti unanimamente dichiarare di essere felici qui, possiamo altrettanto unanimamente dichiarare che non è per niente facile e che vorremmo tanto aver avuto un libretto di istruzioni, ma anche l'avessimo avuto saremmo stati in grado di leggerlo?
E' così. Ti ritrovi in mezzo ad un deserto e devi indovinare qual'è la direzione giusta verso l'Oasi. E quando finalmente la trovi, devi imparare a vivere in quell'Oasi e a convivere con ogni elemento di difficoltà. Eppure ad un certo punto succede qualcosa, come un click dentro di te, che ti fa dire "CASA".
E allora si ritorna alla frase di Italo Calvino "Il luogo ideale per me è quello in cui è più naturale vivere da straniero".
Tutto questo per dire che cosa?
Niente, assolutamente niente. Solo per farvi capire che essere expat, in Kuwait, in USA, in Francia, in Cina o in Canada non è proprio facile. Ma quando ci riesci, quando finalmente trovi la fonte che ti disseta, ti senti davvero BENE! A Casa.
P.S. Dopo un post del genere mio figlio direbbe "Mamma, ora smettila con quella roba"
Tuesday, October 29, 2013
Non abbiamo rubato proprio nulla!
Ogni tanto, nella quiete del mattino presto (quasi ancora notte!), mi diverto a cercare tradizioni italiane. Ammetto che fino a due anni fa non ero così interessata alle nostre tradizioni, ma da quando ho scoperto che la gente qui le vuole conoscere, mi ci sono appassionata.
Essendo ormai vicini al giorno dei Santi, cercavo le tradizioni italiane per la celebrazione dei Santi e la commemorazione dei defunti che ricorre il giorno seguente. Chissà se sono l'unica a confondere spesso le due date?!
E sapete cos'ho scoperto? Che noi non abbiamo affatto "rubato" la festa di Halloween agli Americani! Eh no!
Riassumendo
Ed ecco, cari amici che demonizzate questa festa dicendo che "E' una festa importata dagli Americani e che non ci appartiene": vi sbagliate. Sono gli Americani che hanno fatto loro questa celebrazione mentre noi, come nelle migliori delle nostre tradizioni, siamo riusciti a perdere anche questa.
Essendo ormai vicini al giorno dei Santi, cercavo le tradizioni italiane per la celebrazione dei Santi e la commemorazione dei defunti che ricorre il giorno seguente. Chissà se sono l'unica a confondere spesso le due date?!
E sapete cos'ho scoperto? Che noi non abbiamo affatto "rubato" la festa di Halloween agli Americani! Eh no!
Riassumendo
I Romani celebravano il 31 Ottobre come passaggio fra l'estate e l'inverno, il passaggio fra la vita (estate) e la morte (inverno). Una notte in cui il tempo appariva "sospeso".
Nell'835d.C. la Chiesa Cattolica Romana decretà il 1° Novembre come festa di tutti i Santi, demonizzando le celebrazioni popolari di questa festa. Eh sì, perché nelle tradizioni popolari veniva celebrata con figure sinistre: la rigenerazione che supera la morte; esseri che infastidivano i vivi. E le donne, da sempre simbolo di prosperità, in quella notte diventavano streghe malvage e il fuoco rappresentava l'arma che teneva lontani questi esseri.
Quando poi venne istituito il 2 Novembre come festa dei Defunti, per le strade dei paesi si svolgevano processioni in cui la gente si mascherava da Angeli, Diavoli e Santi. E proprio in questi giorni i preti bussavano di porta in porta dispensando preghiere in cambio di dolcetti!
Ed ecco, cari amici che demonizzate questa festa dicendo che "E' una festa importata dagli Americani e che non ci appartiene": vi sbagliate. Sono gli Americani che hanno fatto loro questa celebrazione mentre noi, come nelle migliori delle nostre tradizioni, siamo riusciti a perdere anche questa.
Monday, October 28, 2013
World Series
World Series Boston 3-2 ... e ora tutti dal Mostro Verde!
Oct 23rd, 2013
Oct 24th, 2013
Oct 26th, 2013
Oct 27th, 2013
Oct 28th, 2013
Friday, October 25, 2013
Wednesday, October 23, 2013
Castelli... a Buciapelo... (2)
QUI il post originale...
A seguire altri Castelli... a Bruciapelo. C'e' anche quello di Francy che pero' ha cheat-ato perche' il suo sicuramente non era... a Bruciapelo!!!
A seguire altri Castelli... a Bruciapelo. C'e' anche quello di Francy che pero' ha cheat-ato perche' il suo sicuramente non era... a Bruciapelo!!!
Compagna 3, 4 e 5 di Francy 6th Grade (Prima Media) |
Francy la "Cheat-ona!" |
Sunday, October 20, 2013
League Championship Series ...
League Championship Series vinta 4-2 Boston
Oct 12th, 2013
Oct 13th, 2013
Oct 15th, 2013
Oct 16th, 2013
Oct 17th, 2013
Oct 19th, 2013
Saturday, October 19, 2013
Castelli... a Buciapelo... (1)
Memore... e' il nome mio. Folletto sono io!!!... Uhm... No, quella era Memole!
Dicevo... memore di una traumatizzante esperienza in Central Park a NY di diversi anni fa, quando, avvicinati da giovane fauna locale, ci veniva chiesto da dove venivamo e alla risposta - veniamo dal NordOvest dell'Italia terra di montagne e di castelli - ci strabuzzavano gli occhi interrogativi "What's castles?"... decisamente il periodo fin qui lascia col fiatone, vero?!
Decido ieri, nelle nostre interminabili sessioni conviviali familiari serali, di lanciare una sfida alla gioventu' indigena chiedendo la complicita' dei nostri due pollastri:
La challenge e' questa:
Ecco il primo raccolto dalla classe di Francy; vediamo quanti altri accetteranno la sfida... anzi proveremo a fare di piu'... estendiamo il campione a tutte le eta' e cercheremo di raccogliere Castelli a Bruciapelo da persone piu' o meno conosciute tutto intorno a noi.
Dicevo... memore di una traumatizzante esperienza in Central Park a NY di diversi anni fa, quando, avvicinati da giovane fauna locale, ci veniva chiesto da dove venivamo e alla risposta - veniamo dal NordOvest dell'Italia terra di montagne e di castelli - ci strabuzzavano gli occhi interrogativi "What's castles?"... decisamente il periodo fin qui lascia col fiatone, vero?!
Decido ieri, nelle nostre interminabili sessioni conviviali familiari serali, di lanciare una sfida alla gioventu' indigena chiedendo la complicita' dei nostri due pollastri:
La challenge e' questa:
Presentatevi all'improvviso davanti ai vostri compagni... e anche a qualche vostro teacher... con un foglio bianco e chiedete loro a bruciapelo di disegnare un Castello (specificando !Senza l'aiuto di Internet!)
Ecco il primo raccolto dalla classe di Francy; vediamo quanti altri accetteranno la sfida... anzi proveremo a fare di piu'... estendiamo il campione a tutte le eta' e cercheremo di raccogliere Castelli a Bruciapelo da persone piu' o meno conosciute tutto intorno a noi.
Compagna 1 e Compagna 2 di Francy 6th Grade (Prima Media) |
Amica di Francy (Seconda Media) |
Thursday, October 17, 2013
Asynchronous Learning Day
Si tratta di alcuni giorni calendarizzati (5 in tutto l'anno a scuola dei miei figli), in cui l'apprendimento, lo studio, viene fatto con l'uso di strumenti on-line e utilizzando una rete di comunicazione.
Ok, lo so che ne sapete proprio quanto prima. Ora provo a spiegare meglio.
(ricordo che quanto segue si basa sulla nostra esperienza qui, non so se sia valido in tutti gli USA)
Altri strumenti a disposizione sono:
Altri due strumenti utilizzati a scuola, ma disponibili anche a casa e anche per voi, sono:
Ok, lo so che ne sapete proprio quanto prima. Ora provo a spiegare meglio.
(ricordo che quanto segue si basa sulla nostra esperienza qui, non so se sia valido in tutti gli USA)
Le scuole mettono a disposizione numerosi strumenti online per l'apprendimento. Questi strumenti possono essere utilizzati dagli studenti, dai genitori e dagli insegnanti, in qualsiasi momento del giorno. Al top di tutti questi strumenti c'è My Big Campus: una Social Network a tutti gli effetti in cui studenti e
insegnanti interagiscono. L’insegnante inserisce quello che è il programma del
giorno o della settimana, il calendario dei test, i compiti per casa con link a
pdf per fare tutto a casa senza doversi portare i libri avanti e indietro. Se lo studente ha un
dubbio attiva una chat a cui risponderà l’insegnante o qualche compagno. Tutti i componenti di quel gruppo-classe potranno partecipare alla conversazione. Gli insegnanti sono fisicamente a scuola e a disposizione mentre gli studenti sono comodamente a casa oppure, se a casa non hanno internet o un pc, sono nella biblioteca scolastica.
Altri strumenti a disposizione sono:
Tell Me More è uno strumento per gli ESL (English Second
Language) che aiuta a fare esercizi linguistici, a vari livelli.
Compass Learning contiene diversi esercizi di grammatica e
matematica, suddiviso per gradi, che permette di fare esercitazione. L’insegnante
è in grado di verificare se viene utilizzato, quanto e come!
Holt McDougal Online è il sito su cui risiedono i libri di matematica
e scienze che gli studenti usano sia in classe che a casa. I libri sono in dotazione dalla scuola ma gli studenti sono sempre più numerosi e non ce n’è
uno ciascuno quindi, chi può usare internet a casa, ha questo strumento.
Tutti questi strumenti sono accessibili con utente e password.
A disposizione dei genitori c'è Zangle: oltre a contenere tutta l’anagrafica dello studente, la situazione medica e delle vaccinazioni e i
contatti in caso di emergenza, serve per il controllo quotidiano dell'andamento del proprio figlio. Gli insegnanti,
alla fine di ciascuna ora, inseriscono i voti di compiti o verifiche, inserendo
talvolta dei commenti, indicando se il compito è stato consegnato nei tempi stabiliti o in ritardo. E automaticamente viene calcolato il nuovo voto. Nulla
di “personale”: il voto è calcolato dal computer! Quindi si ha la situazione
aggiornatissima. Quando si va al colloquio se un genitore pare cascare da un
pero quando gli dicono che il figlio va male, loro sono in grado di verificare
se quel genitore ha mai fatto un accesso e quindi verificato l’andamento.
Altri due strumenti utilizzati a scuola, ma disponibili anche a casa e anche per voi, sono:
www.timeforkids.com è un sito su cui
vengono inserite notizie che possono interessare gli studenti. Queste notizie
vengono utilizzate in classe o a casa per svolgere delle ricerche e fare delle relazioni.
www.cnn.com/studentnews anche qui notizie ma in video. Gli studenti li
guardano in classe e poi ne discutono tutti insieme.
Inoltre, ma questo non lo fanno tutti, settimanalmente gli insegnanti della classe di mia figlia, mandano una mail spiegando il programma per quella settimana, date di eventuali verifiche.
L'obiettivo della Preside è quello di avere una scuola paper-free, ossia libera dallo spreco di carta.
Ho trattato questo argomento anche su LeNuoveMamme.
Tuesday, October 15, 2013
Grazie con tutto il nostro cuore!
Vi vogliamo ringraziare.
Tutti voi.
Voi che ci guardate e basta e voi che vi fermate per lasciare un commento.
Voi che criticate e voi che apprezzate.
Voi che passate per caso o per sbaglio, e voi che invece cercate proprio la nostra storia.
Tutti voi che siete passati di qua almeno una volta.
Voi che insieme a noi avete riso o pianto.
Voi che ci considerate ormai parte della vostra famiglia.
Grazie per averci fatto raggiungere e SUPERARE il traguardo delle
Quando ho creato questo blog quel lontano febbraio 2011, mai avrei pensato di arrivare a questo punto. Tanti sogni che si realizzano, tanti nuovi amici e una nuova avventura.
Tutti voi.
Voi che ci guardate e basta e voi che vi fermate per lasciare un commento.
Voi che criticate e voi che apprezzate.
Voi che passate per caso o per sbaglio, e voi che invece cercate proprio la nostra storia.
Tutti voi che siete passati di qua almeno una volta.
Voi che insieme a noi avete riso o pianto.
Voi che ci considerate ormai parte della vostra famiglia.
Grazie per averci fatto raggiungere e SUPERARE il traguardo delle
CENTOMILA VISITE!
GRAZIE DI CUORE!!!Quando ho creato questo blog quel lontano febbraio 2011, mai avrei pensato di arrivare a questo punto. Tanti sogni che si realizzano, tanti nuovi amici e una nuova avventura.
Sunday, October 13, 2013
Wednesday, October 9, 2013
Quanta ricchezza!
Prendo spunto da un articolo letto oggi su VoglioVivereCosì in cui Armando racconta di un'idea grandiosa: il baratto di viaggio. Farsi ospitare in giro per il mondo insegnando qualcosa. E lui, con altri 2 amici/colleghi, hanno anche creato un sito in cui ci si registra, gratis, per offrire ospitalità in cambio di un certo tipo di insegnamento o cercare ospitalità. Insomma, leggetevi l'articolo per capire.
Mentre lo leggevo mi sembrava di leggere la scoperta dell'acqua calda! Non voglio togliere nulla ad Armando e ai loro amici: loro sono andati un po' più sul "materiale" mentre io la vedo un po' più dal punto di vista filosofico della cosa. Insomma, chiunque viaggi, per lavoro o per piacere che sia, sa che da ogni viaggio c'è da imparare. Da ogni viaggio si torna a casa diversi. Ovvio, bisogna tenere occhi e cuore sempre MOLTO aperti.
Ma non basta. Se avete avuto l'occasione di essere ospitati o, come capita a noi ora in questa situazione, di ospitare, be', in questo caso l'insegnamento è immenso.
Ogni persona che è passata di qui, ci ha lasciato qualcosa. Chi viene per una cena, come gran parte dei nostri ospiti più o meno una volta a settimana. O chi viene per stare una o due notti, come è capitato l'estate scorsa e quella appena passata. Ma chiunque lascia in questa famiglia un pezzo di sé e se ne va con un pezzo di noi. Chiunque ha da insegnarci qualcosa. E parlando con gli amici che sono venuti, ho potuto vedermi/vederci con i loro occhi. Cose che per me sono ovvie, normali, coi loro occhi sono diverse. E viceversa. E a volte raccontare i propri pensieri, le proprie paure (perché accidenti se ce ne sono!), dirli a voce alta a qualcuno che TI SA ASCOLTARE, be', che dire? aiuta a vedere tutto più chiaramente.
La nostra vita qui non è solo quella che leggete dietro a queste parole, a questi post a volte divertenti, come quelli di Big Papi, e a volte più sentimentali come i miei. La nostra vita, noi, siamo qualcosa che qui non sempre si legge. E chi ha avuto modo di stare qui con noi, di condividere pranzi o cene o passeggiate sulla spiaggia o tour al walmart o un'alba con una tazza di tè, sa che qui ci sono sentimenti forti, voglia di divertirsi, di condividere e di sperimentare se stessi.
Sono sicura che alcune persone capiscono perfettamente di cosa parlo. Chi sta affrontando una vita da expat lo sa bene. Chi è stato ospite da noi o da altri expat lo sa bene.
La condivisione arricchisce, chi la fa e chi la riceve.
Mentre lo leggevo mi sembrava di leggere la scoperta dell'acqua calda! Non voglio togliere nulla ad Armando e ai loro amici: loro sono andati un po' più sul "materiale" mentre io la vedo un po' più dal punto di vista filosofico della cosa. Insomma, chiunque viaggi, per lavoro o per piacere che sia, sa che da ogni viaggio c'è da imparare. Da ogni viaggio si torna a casa diversi. Ovvio, bisogna tenere occhi e cuore sempre MOLTO aperti.
Ma non basta. Se avete avuto l'occasione di essere ospitati o, come capita a noi ora in questa situazione, di ospitare, be', in questo caso l'insegnamento è immenso.
Ogni persona che è passata di qui, ci ha lasciato qualcosa. Chi viene per una cena, come gran parte dei nostri ospiti più o meno una volta a settimana. O chi viene per stare una o due notti, come è capitato l'estate scorsa e quella appena passata. Ma chiunque lascia in questa famiglia un pezzo di sé e se ne va con un pezzo di noi. Chiunque ha da insegnarci qualcosa. E parlando con gli amici che sono venuti, ho potuto vedermi/vederci con i loro occhi. Cose che per me sono ovvie, normali, coi loro occhi sono diverse. E viceversa. E a volte raccontare i propri pensieri, le proprie paure (perché accidenti se ce ne sono!), dirli a voce alta a qualcuno che TI SA ASCOLTARE, be', che dire? aiuta a vedere tutto più chiaramente.
La nostra vita qui non è solo quella che leggete dietro a queste parole, a questi post a volte divertenti, come quelli di Big Papi, e a volte più sentimentali come i miei. La nostra vita, noi, siamo qualcosa che qui non sempre si legge. E chi ha avuto modo di stare qui con noi, di condividere pranzi o cene o passeggiate sulla spiaggia o tour al walmart o un'alba con una tazza di tè, sa che qui ci sono sentimenti forti, voglia di divertirsi, di condividere e di sperimentare se stessi.
Sono sicura che alcune persone capiscono perfettamente di cosa parlo. Chi sta affrontando una vita da expat lo sa bene. Chi è stato ospite da noi o da altri expat lo sa bene.
La condivisione arricchisce, chi la fa e chi la riceve.
Monday, October 7, 2013
Cosa non si farebbe per una base
A security personnel tackles a man who ran onto the field in his
underwear as he tries to steal second base during the fifth inning of a
MLB American League baseball game between the Texas Rangers and Tampa
Bay Rays in St. Petersburg, Florida, September 16, 2013.
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