Tuesday, September 3, 2013

Death... senza perifrasi o ipocrisia...

Death be not proud, though some have called thee
Mighty and dreadfull, for, thou art not so,
For, those, whom thou think'st, thou dost overthrow,
Die not, poore death, nor yet canst thou kill me.
From rest and sleepe, which but thy pictures bee,
Much pleasure, then from thee, much more must flow,
And soonest our best men with thee doe goe,
Rest of their bones, and soules deliverie.
Thou art slave to Fate, Chance, kings, and desperate men,
And dost with poyson, warre, and sicknesse dwell,
v And poppie, or charmes can make us sleepe as well,
And better then thy stroake; why swell'st thou then;
One short sleepe past, wee wake eternally,
And death shall be no more; death, thou shalt die.
John Donne (1572-1631)

12 Agosto 2013

La notizia arriva in ufficio in un mattino di mezzo Agosto... perentoria... triste... per certi versi inaspettata, per altri meno. Arriva via mail, con poche parole, con le usuali perifrasi:


Esattamente come da noi, la brutale evidenza viene annacquata e appannata dalla consueta illusione racchiusa in una sensazione di non definitivo e terminale "allontanamento". "Ci ha sorpassati...", "Ci ha preceduti...", "Ci rivedremo presto..."
A brevissima distanza da questa comunicazione ne arriva un'altra, che si trasforma, come per magia, in un minuscolo rettangolino "busy" sulle agende elettroniche di ciascuno:
"Please join in the Yyyyyyyyyyy Conference Room for a brief meeting at 9:30 this morning."
La partecipazione e' massiccia; si avvicinano a passo celere, lo sguardo alla propria punta dei piedi. Mestizia e silenzio trascinano i partecipanti ad una delle innumerevoli laiche celebrazioni di accompagnamento in questo "passaggio".
A turno le parole di amici e colleghi ricordano frammenti di vita, di lavoro e di condivisione... ridanno contegno e personalita' alle lacrime.
Il testimone verbale passa di bocca in bocca, di cuore in cuore.
Al rientro alle scrivanie si incrociano anche i ritardatari. Banali scuse tentano di addomesticare gli sguardi di biasimo per chi ha deciso una differente assegnazione delle priorita' agli impegni della mattinata.

E successivamente, ancora via mail:
Here is the details on Xxxxxxxxx visitation.
http://www . h e r i t a g e f u n e r a l . com/obituaries/Xxxxxxxxxxxxx/#!/Obituary
Eccola qui... la "Gestione della Morte" a stelle e strisce in tutta la sua modernita', veloce, efficiente, puntuale, precisa, comoda, modellata anche nelle impercettibili sfumature di business.
In perfetta forma e tempismo per "Attraversare il Ponte Insieme" - "Crossing the Bridge Together"


Alla portata di un click... si possono mandare fiori e regali reali o virtuali; condividere ricordi; caricare foto e video; accendere candele; condividere il tutto su facebook, su twitter o via mail.
Si puo' pianificare il tutto in largo anticipo (il perche' e' prontamente spiegato); si ha a disposizione una dettagliata checklist; si puo' compilare online e con calma la form di richiesta.
Se pensi di non potercela fare da solo, non preoccuparti: C'e' il pacchetto "Aftercare" gestito dal tuo personale "Continuing Care Coordinator"
"Our job does not end after the funeral arrangements or after the funeral service has been held. We are here to continue to care for you long after your loved one's funeral.  Through our years of experience and going through the loss of a loved one ourselves we understand that your grief, your questions, and your concerns do not stop just because the funeral has concluded. We are here to continue to help.
Through our aftercare program, our Continuing Care Coordinator will keep in touch with you after the funeral to help provide you with helpful guides, resources you may be in need of, and a useful checklist of things that may need to be done over the next few days or weeks. We are here to provide resources to any surviving family members that address both the emotional and legal concerns and challenges that occur after the loss of a loved one. We are here to offer authentic compassion and understanding as the healing process begins.
"
Non Sarai Solo... ci sara' sempre qualcuno online a tua disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per supportarti:
"With our online grief support you’re assured of our commitment to helping you through this difficult time. It doesn’t matter what time of day, or what day of the week you need support, we're here for you. You can access online counseling services, join in group grief support, or watch our interactive videos, anytime: 24/7. No matter how you feel at this moment, you have our commitment - you're never alone.
Dr. Jane Doe - Executive Counseling Director
I bring both personal and professional experience with death and grieving to every counseling situation, which includes the creation of this set of grief counseling resources. I know them to be the best available online today. Whether your loss has been sudden or expected, I'll help you learn to cope with the depth of emotions and experiences that are part of healthy grieving."
E per non farti mancare proprio nulla... ecco:
  • Funeral Etiquette
  • Merchandise
  • Frequently Answered Questions
Anche se non sei "uno di famiglia" ma un "semplice" collega conosciuto da poco con cui ho condiviso parte della mia professione qui, mi stringo lo stesso a te e ai tuoi cari per un ultimo sentito, gratuito e sincero saluto.

21 Agosto 2013

Le radici del cuore e della famiglia sono Italiane, Calabresi per la precisione.
Radici che ti fanno spalancare la porta di casa a 4 perfetti sconosciuti venuti anche loro dal Belpaese.
Radici che ti fanno aprire dispensa, frigo, cantina, anima e scrigno del passato a partire da una sera a cena.
Radici che alimentano un profondo senso della famiglia che riunira', poi, in un torrido pomeriggio di Agosto lontano dalla punta dello stivale, in una citta' di origini indiane della provincia nordamericana.
Erano tante le persone raggiunte da quel TamTam di telefonate e di notizie che si rincorrevano di voce in voce poco prima che scendesse il buio...
"Funeral services will be held on Monday, Aug. 26, at 10:30 a.m. from Proko Funeral Home. Mass to be Celebrated at 11 a.m. at Our Lady of Mt. Carmel Catholic Church. Entombment to follow at All Saints Mausoleum. Visitation will be held on Sunday from 4 p.m. until 7 p.m. on Sunday at Proko Funeral Home."
Lasciamo l'auto in un parcheggio gremito all'inverosimile; ci avviamo per la Visitation verso l'ingresso della bassa costruzione della Proko Funeral Home.
Gli anelli di questa famiglia si intrecciano con tratti somatici che disegnano in gran parte il sud della nostra penisola e in piccola parte rappresentano le inevitabili appendici di mescolanza e integrazione di ancestrale ed emigrante fattura.
La fila di persone flette lievemente a sinistra per non intralciare in strada il continuo andirivieni delle auto.
L'andatura e' estremamente lenta e si alterna a lunghe pause. Il serpentone si snoda per tutti i locali interni dell'agenzia, preparati alla celebrazione delle esequie.
Nonostante l'origine cattolica, non sono molte le tracce presenti a vista.
I locali sono ampi e in lontananza, oltre i muri ordinati e alternati di persone, si intravvedono i familiari piu' prossimi.
Procedendo per questo immaginario e tortuoso sentiero, troviamo sulla nostra sinistra un tavolino con un mazzo di bigliettini e carte da lettera; ulteriore occasione per lasciare un pensiero, anche materiale, alla famiglia.
L'abbigliamento circostante e' estremamente lontano dai canoni a cui siamo abituati in Italia. Polo e Shorts convivono con vestiti o piu' serie camicie e pantaloni dalle tinte color cielo d'Ottobre che spesso raggiungono pero' anche estremi al limite dello sgargiante.
L'abito femminile e' anch'esso variopinto e variegato non disdegnando, a volte, pericolose incursioni in aree sartoriali con limitate risorse materiali.
Insomma, tra i partecipanti risalta lo stridente accostamento tra il sobrio ricercato e il cangiante e, a volte, malizioso casual.
L'atmosfera e' schizofrenica. Si passa dalle gioiose esclamazioni di chi si ri-incontra dopo anni di forzata lontananza, al mesto e greve silenzio di chi fa fatica a contenere l'emozione, alla caciara ad alta voce di chi si racconta del piu' e del meno. Il brusio a tratti si trasforma in fastidioso cicaleccio.
Lungo il cammino alla nostra destra, troviamo 4 o 5 piedestalli con altrettante ampie bacheche a cui sono attaccate fotografie di famiglia.
La bara, aperta per meta', e' circondata di composizioni di nastri e di fiori tricolori; contributo, probabilmente, delle innumerevoli associazioni di italo-americani a cui il nostro Angelo partecipava assiduamente.
Il lavoro di chi si e' occupato di ricomporre il volto della salma lascia molto a desiderare.
La processione prosegue poi con l'incontro e il conforto ai parenti che, dai piu' prossimi ai piu' lontani, sono allineati uno di fianco all'altro subito a ridosso della bara.
Ci approssimiamo verso l'uscita dove, se possibile, la coda si e' ancora allungata all'esterno dell'edificio.
L'intimita' dell'auto che ci riporta verso casa ci permette quindi di condividere luci, ombre e stravaganze di questa particolare cerimonia. Per un crudele scherzo del destino, esattamente due anni fa, questo Angelo e sua moglie Olga ci aprivano le porte della loro casa.

Il lunedi' mattina, Mom e un altro caro amico di Famiglia si recano al funerale.
La Chiesa è un edificio basso e moderno. L'interno è estremamente semplice e di delicati colori pastello: i vetri alti e colorati, le pareti. Molto sobria. Si attende l'arrivo della bara e dei famigliari stretti guardandoci intorno per riconoscere, o conoscere, i volti dei presenti. Tanti. Di ogni età. Non possiamo non notare la bambina davanti a noi che gioca col suo iPad: ma come facevano i nostri genitori a portarci ai funerali e lasciare che ci annoiassimo? Ma quando alla mamma della creatura suona il cellulare nel pieno della cerimonia... capisco tante cose. Che delusione?
La bara arriva trasportata, oltre che dagli impiegati delle pompe funebri (casa del funerale, come la chiamano qui), dai giovani parenti di Angelo.
Al rito partecipano ben 7 preti.
L'effetto della messa recitata in Inglese è stranissimo alle mie orecchie per cui decido di non farci caso e di recitarla in Italiano: sono sicura che Angelo non me ne vorrà.
C'è anche una voce femminile che canta (male) e quando alla fine prova a cantare in italiano sbagliando le parole, mi piange il cuore!
Ma non posso non notare com'è vestita la gente. I famigliari stretti sono vestiti in nero. E va bene. Io e altre persone, siamo vestiti in modo normale. Ma... a tutto c'è un limite: qualcuno si è proprio confuso e pensava di andare ad un matrimonio... donne e bambine che gareggiavano per la minor quantità di stoffa da indossare, colori sgargianti quasi abbaglianti, "tacco 12" era lo standard. Ecco, questo è davvero troppo. E' di pessimo gusto!
Uscendo dalla Chiesa mi accorgo che alle mie spalle c'è una vetrata: si permette in questo modo a genitori con bambini piccini e rumorosi, di poter partecipare alla cerimonia senza infastidire nessuno.
I saluti di rito. Poi l'addetto della casa del funerale passa a distribuire una bandierina magnetica da attaccare all'auto con scritto "funeral".
La sepoltura sembra riservata ai parenti stretti e lasciamo cosi il necessario raccoglimento alla famiglia, allontanandoci con discrezione.

2 comments:

  1. Bellissima descrizione di un mondo così lontano dal mondo al quale siamo abituati...
    Come facevano i nostri genitori a gestire la nostra infantile presenza in quelle occasioni? Bastava una loro occhiata per pietrificarci, caro...
    Non ricordi?
    :-)

    d.

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    1. (quella parte è mia...). Avevo 12 anni al mio primo funerale... ed ero troppo coinvolta per pensare ad un passatempo. Io preferisco lasciare i figli a casa (come in effetti ho fatto!).

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