Questa volta dall'altra parte del filo, o meglio della cellula, c'era una voce calda e amica. In fuga dall'uragano Isaac, ha lasciato Miami in fretta e furia e ha chiesto di poter venire da noi con la sua fidanzata.
La casa dei pinguini è sempre aperta!!!
Dario e Giovanna sono arrivati in un caldo lunedì pomeriggio. Li abbiamo accolti con tutto l'affetto e il calore che meritavano.
Poi li abbiamo portati a conoscere la "nostra" Kenosha: la scuola, il porto, la spiaggia con il lago, il supermercato, la mia finestra sul sole che sorge, il nostro Condominium...
Loro sono rimasti piacevolmente impressionati e noi siamo rimasti incantati dalla loro serenità, intelligenza, capacità di ASCOLTARE. Sì, hanno saputo ascoltare i nostri racconti, hanno saputo ascoltare anche quello che non abbiamo detto. E... HANNO ASCOLTATO ANCHE I NOSTRI FIGLI: li hanno coinvolti, erano veramente interessati ai loro racconti, a conoscere il loro punto di vista. E i miei figli, se li coinvolgi, se li ascolti, se li ami, non ti mollano più e ti tengono nel loro cuore per il resto dei loro giorni.
Ci siamo ritrovati a passeggiare con loro chiacchierando come vecchi amici di sempre, seduti sulla spiaggia ci siamo raccontati sogni per il nostro futuro mentre guardavamo i ragazzi giocare in acqua.
Mi sono commossa nel vedere come loro notassero e osservassero ogni gesto e ogni espressione dei miei ragazzi.
E presto, troppo presto è arrivato il giorno dei saluti.
Sono stati due giorni intensi ma non sono bastati. Avevo bisogno di un altro paio di giorni per far vedere loro altre cose e per raccontare loro tante belle storie di vita reale. E non ci sono riuscita. E' questo il mio grande rammarico. E' da ieri mattina, da quando sono andati via, che penso: avrei dovuto fargli vedere anche questo e quello e poi volevo raccontargli quell'episodio e quando è successo che... E invece loro non ci sono, sono partiti per andare lontano.
E ieri è successo che mia figlia era davvero sconvolta per questa partenza. E' riuscita a litigare con la sua amichetta perché era upset. Forse anche lei, per la prima volta, si è sentita davvero parte di qualcosa.
Ma sono felice. Felice che, anche se per poco, sono riusciti a passare a trovarci e a vedere come viviamo non attraverso foto e post in un blog, ma attraverso i loro occhi e le loro orecchie.
Grazie Giovanna per le chiacchierate. Non immagini nemmeno quanto quelle passeggiate siano state importanti per me!!!
Alla prossima!
Tra una lacrima ed un'altra ti dico questo: i tuoi figli li amo da quando li ho conosciuti via fb, per non parlare del bene che voglio a te, pur non essendoci mai incontrate faccia a faccia. Spero di farti lo stesso effetto quando (NON SE) succederà. Un abbraccio splendida persona!
ReplyDeleteLe persone speciali lasciano il segno e, come ti ho già detto, noi ci incontreremo quando sarà il momento giusto. Perché deve essere un momento speciale!
ReplyDeleteSenza parole... solo grazie per renderci partecipi di tutto.
ReplyDeleteSimone
Grazie a voi, Simone, che ci seguite assiduamente e ci date la voglia di raccontare e raccontarci!
ReplyDeletedifficilmente sono un "commentatore".
ReplyDeleteEgoisticamente "rubo" le vostre sensazione da emigranti italo-americani con un po' di invidia e malinconia per un paese che mi piace davvero tanto e che mi piacerebbe "vivere" in un'altra vita.
Ma se i commenti servono a darvi quel "po' di più" per continuare a scrivere, eccone qui uno fresco fresco!
Greazie mille per l'ennesima bella storia!!!
Caro FB, Grazie! Estrapolare un commento da un non-commentatore è per me una grande conquista qui di il tuo commento vale di più!
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