Arrivato Agosto e Big Papi ha avuto la possibilità di andare in ferie. Dovendo scegliere un giro nuovo e che non fosse troppo lontano, abbiamo optato per il Lake Superior. La sponda nord l'abbiamo dovuta escludere perché è situata in Canada e il Canada ha chiuso le frontiere ai turisti, quindi abbiamo cercato cosa vedere sulla sponda sud.
Le opzioni erano da ovest a est, o viceversa. Abbiamo scelto da est a ovest.
Prima tappa:
Newberry, MI. (Per i fan di
Lost, Terry O'Quinn, nato a Sault Ste Marie, ha poi passato qui la sua infanzia).
Newberry non è una tappa di interesse, ma è collocata in un punto strategico per raggiungere i parchi (e diciamolo, gli hotel hanno prezzi accessibili).
Da qui abbiamo raggiunto il Tahquamenon State Park. Consiglio di fare il biglietto annuale che serve poi anche per altri parchi, anziché il giornaliero.
Bellissimo parco immerso in una fitta vegetazione. Qui si trovano le Upper Falls, raggiungibili dal parcheggio con un facile sentiero
Il colore ambrato dell'acqua è dovuto al tannino rilasciato dalle paludi di cedro. Avvisati che per raggiungerle bisogna scendere 94 scalini (e poi risalirli!).
Dalle Upper Falls, o in macchina, o tramite un facile sentiero, si raggiungono le Lower Falls.
Siamo poi andati a Whitefish Point. Interessante il villaggio e la storia della SS Edmund Fitzgerald, la più famosa tra le tante navi che giacciono su questo fondale. Vi è anche stata scritta una canzone (The Wreck of Edmund Fitzgerald). Il fatto è che in passato molti capitani hanno sottovalutato la forza di questo lago e delle sue correnti. Il risultato è che sui fondali, non solo di questo punto, ma di tutto il lago, giacciono i resti di moltissime imbarcazioni.
Qui a Whitefish Point abbiamo trovato una spiaggetta carina e inizialmente pensavamo di fermarci per un picnic, ma la presenza di un fottio di mosche cavalline (accanitesi sulle mie caviglie), ha reso la breve sosta insopportabile. Siamo scappati.
Ci siamo fermati in una zona poco più in là, lungo la strada.
La tappa successiva è stata Sault Ste Marie. Non era in realtà prevista, ma il tempo si stava mettendo al brutto e non era pensabile tornare in hotel.
Tappa molto interessante e curiosa. I cinque Grandi Laghi sono tutti collegati fra loro.
Una nave che parte da Duluth (ultima delle nostre tappe, collocata all'estremo ovest del Lake Superior), quando arriva qui passa il sistema di chiuse (Soo Locks) che abbassano il livello dell'acqua per permettere alla nave di accedere al St. Marys River, e da qui, tramite fiumi, laghi e sistemi di chiuse, arriva all'Atlantico. Sei giorni di viaggio.
E mentre eravamo qui a goderci lo show delle chiuse, è arrivato un temporalone e ci siamo chiusi in una creperia... eh...
Il parco successivo è stato il Pictured Rocks State Park. Le Pictured Rocks in realtà sono visibili via acqua e quello è un giro che faremo l'indomani. Il parco ci ha comunque regalato viste spettacolari (e ne abbiamo fatto solo una minima parte!) con bellissime camminate e tante scale. Qui metto alcune delle decine di foto fatte.
Sable Falls. Per raggiungerle è necessario discendere 168 scalini... e poi anche risalirli. Io e Stefano l'abbiamo fatta due volte!
Log Slide è una duna di sabbia alta poco meno di 60 metri dalla riva del lago, ma molto ripida. Per scendere fino alla base bastano pochi secondi, per risalirla qualcuno ci ha impiegato anche più di 1 ora. Un cartello sconsigliava l'avventura ai sofferenti di asma o di cuore o comunque ai "diversamente atleti". Inutile dire che abbiamo lasciato la sfida ai giovani e noi due meno giovani ci siamo limitati ad aspettarli in cima con l'acqua fresca pronta.
Miners Beach, una delle tante spiagge lungo il Lake Superior.
E' sempre lo stesso lago. I colori dell'acqua cambiano in base alle piante e ai minerali circostanti.
Munising Falls.
L'indomani, dopo un piacevole picnic sulla spiaggia,
siamo andati a prender posto sul battello per la crociera che ci avrebbe portato a vedere le Pictured Rocks. Purtroppo però questo è il massimo che abbiamo visto:
Le Pictured Rock erano oltre quel punto ma il lago mosso ha impedito all'imbarcazione di procedere oltre. Siamo rientrati in porto e ci hanno rimborsato l'intero biglietto. Toccherà tornarci.
Dispiaciuti abbiamo ripreso il nostro viaggio verso Marquette, MI e Presque Isle, MI.
Lungo la strada siamo passati per questo paesino particolare:
E a dare il benvenuto ai passanti, sulla strada, c'erano questi due pupazzi!
Arrivati a Presque Isle, MI, ci siamo avventurati per una passeggiata su questo carinissimo molo. Be', io e mia figlia ci siamo fermate al termine di questa passerella liscia. Là dove la passerella forma l'angolo la strada si faceva difficile e non abbiamo voluto continuare. I due uomini, uno dei quali in ciabatte, hanno invece proseguito.
Il percorso si presentava così...
Il giorno seguente, dopo aver soggiornato a Houghton, abbiamo girato la penisola, Keweenaw Peninsula. Un paesaggio prevalentemente boschivo. Pochissime case e quelle poche ben mimetizzate nella boscaglia. Un silenzio, una pace incredibile. Personalmente, se non fosse per l'inverno rigido, mi ci sarei fermata.
In punta alla penisola si trova Fort Wilkins State Park, un avamposto militare del 1844, ristrutturato mantenendo però la posizione delle case e ricostruendo gli appartamenti com'erano al tempo. Non era facile vivere qui, lavoravano duro e d'inverno non arrivavano provviste e tutto quello che avevano a disposizione i soldati erano solo patate e pane raffermo. Ma il posto era incantevole... d'estate, credo anche d'autunno.
Questo è quanto affermava uno dei soldati: "Mi sono arruolato per non dover lavorare, ed eccomi qui, costretto a lavorare tre o quattro volte più di quanto lavoravo prima di arruolarmi".
Mi sono seduta lì, alla base della bandiera, con lo sguardo rivolto verso il lago e quel bosco di fronte. Intorno a me solo un lontano vocio dei turisti e il suono dell'acqua. Qualche cinguettio. E basta. Che meraviglia!
Là in fondo è il
Copper Lighthouse. Lì di notte fra metà agosto e aprile, in una nottata limpida e senza luci, si possono anche ammirare le
northern lights, l'aurora boreale. Inutile dirvi che da quando l'abbiamo scoperto, non abbiamo più avuto una notte limpida!
Non sono l'unica a cui è piaciuta la pace di questo luogo!
Per dare un'idea di com'è l'inverno quassù, quest'asta,
snow gauge, misura l'accumulo di neve nel corso dell'inverno, fra novembre e aprile. La vedete quella freccia rossa su su, quasi in cima? Quello è l'accumulo di neve dello scorso inverno, 2019-2020. Poco più di 8 metri. Poco più su, alla fine della barra rossa, quello è il record dell'inverno 1978-79, 9metri e 92cm circa... ci vivreste in un posto così? Io no.
La sera, in giro per la cittadina di Houghton, ho voluto fotografare le strisce pedonali:
Il giorno dopo siamo passati attraverso le Porcupine Mountains, chiamate cameratescamente "Porkies". Ottimi percorsi per trekking e paesaggi molto belli anche qui come in tutti i parchi visitati.
Queste sono le Bond Falls, con sentieri che la percorrono da entrambi i lati.
Questo qui sotto è il Lake of the Clouds.
Questa è la Rainbow Falls.
Soggiorno ad Ashland, WI. Il giorno successivo abbiamo prenotato la crociera delle Apostle Island visto che quella precedente delle Pictured Rocks non è andata a buon fine!
Il tempo non era decisamente bello... mentre aspettavamo che aprissero l'accesso al battello ha cominciato a piovere forte, tanto che il capitano ci ha fatto salire in barca!
Ma il lago era calmo e il capitano ha dato l'ok alla partenza. Peccato davvero per il tempo perché sono certa che col sole i colori del paesaggio avrebbero risaltato ancora di più.
Questa qui sotto vorrei fosse casa mia! Si narra che il tizio che se l'è fatta costruire ci ha portato la moglie la quale, appena ha scoperto che non vi erano altre donne sull'isola, se n'è andata senza nemmeno guardare la casa!
Crocierina molto carina, comprese le barzellette del capitano, durata 2 ore e mezza. Per conto mio il costo era eccessivo per quello che era effettivamente.
Finita la crociera, e dopo pranzo, passeggiata intorno ad Ashland per ammirarne i famosi murales. Ufficialmente ce ne sono 19, tre dei quali si trovavano all'interno di alcuni edifici, chiusi al pubblico a causa del Covid.
Eccone qui alcuni, ovviamente non li metto tutti.
Questo è forse quello che mi è piaciuto di più:
Il giorno successivo ci siamo diretti verso l'estremo ovest del lago, Duluth, MN. Ed ecco come siamo stati accolti:
Pioggia, nebbia e freddino. Per lo meno in hotel c'era "aria di casa" a riscaldarci!!!
In questo caso le mascherine servivano anche per tenerci caldo!
Anche in giornate che cominciano così, il consiglio è sempre quello di vestirsi a "cipolla" perché basta che esca un raggio di sole, e subito si scalda anche l'aria.
Visto che la giornata non permetteva di fare molto, abbiamo deciso di prendere la rotta verso nord, lungo la Minnesota's North Scenic Drive (MN61), che arriva fino al confine col Canada. Anche qui bellissimi paesaggi nei boschi e belle passeggiate. Ancora peccato per il tempo.
Queste qui sotto sono le Gooseberry Falls, all'interno dell'omonimo State Park.
Questo invece è lo
Split Rocks Lighthouse.
Dato che ancora il tempo non ci ha graziato, il giorno successivo abbiamo deciso di non fare giri troppo panoramici, quindi siamo andati prima a visitare il
Glensheen Park. L'intenzione era quella di visitare la mansion ma il biglietto costava troppo per vedere solo una casa, per quanto ben mantenuta.
Quindi siamo andati a visitare l'acquario, poi una passeggiata in riva al lago fino al downtown.
Questo è l'Aerial Lift Bridge iniziato nel 1890, e finito nel 1905. La versione originale aveva l'apertura ad arco, ma l'aumento del numero di accessi al porto e la conseguente apertura e chiusura del ponte, che serve ad unire Park Point a Duluth, cominciava a dare problemi. Gli abitanti di Park Point decisero di utilizzare i soldi delle tasse per finanziare i lavori di ristrutturazione. Dal 1930 il ponte si solleva come un ascensore.
Il giorno successivo finalmente il sole ha fatto capolino e il cielo si è pulito. Abbiamo quindi preso la Skyline Scenic Drive per ammirare il panorama. Anche qui ci sono sentieri ben segnati.
Questa è la torre all'interno dell'
Enger Park.
E anche il giardino zen
con la sua
Peace Bell.
Al termine della scenic drive, sosta qui per un picnic.
In città abbiamo visitato alcune tappe turistiche. Innanzitutto la casa di
Bob Dylan nato appunto qui nel 1941
Poi la Bob Dylan Way
Poi il ClaytonJacksonMcGhie Memorial, proprio all'indomani dei disordini di Kenosha. Questi tre signori, neri, nel 1920, vennero arrestati, insieme a numerosi altri membri di un circo, come testimoni di uno stupro avvenuto a spese di una donna, bianca. Erano solo testimoni, ma i cittadini di Duluth, desiderosi di vendetta, a colpi di spranghe, entrarono nella prigione, prelevarono a forza i tre signori, li trascinarono (letteralmente) e li impiccarono ad un palo della luce.
Successivamente siamo poi andati a fare un giro sul trenino del Railroad Museum, e abbiamo poi visitato il museo.
Il giorno successivo, ultimo giorno sulle sponde del Lake Superior, l'abbiamo passato in spiaggia, chi a prendere il sole, chi a giocare a pallone, e poi tutti insieme per l'ultimo BBQ delle vacanze.
La sera passeggiata notturna al ponte.
Finito il tour del Lake Superior, nel rientrare a casa facciamo tappa a Minneapolis, MN dove vediamo questo bellissimo murale dedicato a Bob Dylan.
E non potevamo trascurare il campo dei
Twins, locale squadra di MLB.
Per la notte facciamo sosta a
La Crosse, WI. Tappe fotografiche:
World's Largest Six Pack, 6 "lattine" di birra contenenti in tutto 688.200 galloni di birra (2.605.120,39 litri).
Il
Mississippi River.
La statua dei bambini che salutano le imbarcazioni che passano sul Mississippi.
Il
Grandad Bluff da cui si ammira la città e il Mississippi.
Finito con un totale di 2527 mls, 4067 Km, quelli in macchina. Quelli a piedi non li abbiamo calcolati!
Duluth è forse la tappa che a me è piaciuta meno. Ho amato i parchi, in particolare il Pictured Rocks e la Keweenaw Peninsula. Inizialmente ero poco convinta di questo viaggio, ma più raccoglievo informazioni e facevo gli itinerari, e più mi rendevo conto della spettacolarità. E' davvero un bel viaggio da fare se si ama il trekking e non si ama il troppo caldo.
Questo è uno di quei viaggi in cui è necessario acuire alcuni dei nostri sensi: la vista e l'udito. La vista perché si incontrano animali selvaggi che di rado si incontrano. Io ho avvistato, purtroppo solo per pochissimi istanti, una Bald Eagle, l'aquila simbolo dell'America. E i colori. Sono colori che non vediamo nelle città; le varie sfumature di verde e marrone, i colori delle rocce, l'acqua che passa da un color ambra all'azzurro. E l'udito per ascoltare la natura priva del rombo dei motori delle automobili. O il suono dell'acqua che scorre nei ruscelli o delle onde che sbattono contro la riva.
Anche qui, come in ogni viaggio che abbiamo fatto in passato, abbiamo trovato che i parchi sono sempre ben tenuti e puliti (anche i bagni), sempre dotati di aree picnic con bagni, tavoli e spesso dotati di griglie.
Unica nota negativa di questo 2020 stravagante: davvero poche le persone con mascherina lungo i sentieri, e spesso si trattava di sentieri stretti in cui le social distances non potevano essere rispettate.
Un viaggio che consiglio e che vorrei rifare, se non altro per vedere le Northern Lights.
Arrivederci al prossimo viaggio!!!