2^ parte - Quei momenti un po' speciali
Noi expat siamo fatti strani. Le donne soprattutto. Sono propensa a pensare che gli uomini si fanno meno seghe mentali. Noi cominciamo a pensare al viaggio settimane, se non mesi, prima. Perché pensiamo già a cosa aspettarci. Pensiamo agli anni precedenti, a quello che ci è piaciuto di più, quello che invece ci ha lasciato l'amaro in bocca, e cerchiamo di immaginare come sarà questo nuovo viaggio e cosa ci porteremo nella valigia del ritorno. Oltre, ovviamente, a tante leccornie italiche!!!
E allora si impara a fare una selezione naturale e a tenere con noi quei momenti un po' speciali. Si prova a dimenticare la mamma che perde la memoria. Si prova a dimenticare quella frase detta o sentita nel momento sbagliato. Teniamo solo il bello.
E allora ecco che nella valigia ho messo i bei momenti con gli amici (a Roma, a Reggio Emilia, a Bollate e a Ivrea); due splendide tavolate di famiglia, quella della vigilia di Natale e quella del 26 con l'aggiunta dei cugini bolognesi che tanto adoro; mio fratello che recita una poesia in rima; mia suocera che si è presa cura di me con tanto affetto la sera prima di partire. Ah, e non dimentichiamo una superlativa cena di pesce presso il ristorante La Rava e La Fava di Ivrea (non mi pagano per la pubblicità, ma mi è rimasta nel cuore la mangiata!).
Quelli sono i momenti che ho portato con me. Momenti fatti di gioia, di allegria, di spensieratezza. Momenti fatti di famiglia e di focolare. Sì, anche quelli con gli amici sono fatti di famiglia perché alla fine si è un po' fratelli anche con loro.
Un rammarico ce l'ho: non esser riuscita ad incontrare tutte le persone che avrei voluto. Ma il tempo è sempre troppo poco e corre davvero in fretta. Alla fine ho scelto di godermi quelle poche persone che sono riuscita a vedere. Che poi, a conti fatti, non sono così poche!
Incontri così speciali da farti sentire sempre a casa...qui o al di là dell'oceano...tra tanti racconti e mille emozioni ^_^
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