Friday, August 2, 2013

Bologna, 2 Agosto 1980, ore 10:25



Era una calda mattina d’agosto. Eravamo nella nostra cascina sita sull’Appennino Tosco-Emiliano dove mio padre è cresciuto. Come ogni mattina si facevano le faccende di casa prima di andare in paese a fare la spesa. 
Tutto normale finché... mia zia in tutta fretta ci chiama e ci urla: “UNA BOMBA! UNA BOMBA ALLA STAZIONE!”. Avevo 12 anni e una bomba, nonostante gli anni “caldi” era un concetto un po’ astratto.
Accendiamo di corsa la radio (la televisione lassù non l'avevamo). Notizie ancora un po’ incerte sugli effetti e sul reale numero dei morti e feriti. I miei cugini, volontari della CRI, mi raccontarono che anche gli autobus vennero usati per trasportare i feriti negli ospedali. Ricordo che mi rimase impresso questo fatto.
Il Resto del Carlino, il giornale di Bologna, parlava di decine e decine di morti... Furono poi 85 e oltre 200 i feriti.
Il 6 agosto, con mia mamma e mio papà (non ricordo se ci fosse qualcun altro con noi) andammo a San Petronio dove si tennero i funerali. La piazza era gremita. Noi eravamo in una delle vie di accesso alla piazza. Vidi una bara piccina e bianca e chiesi ai miei genitori perché quella bara fosse bianca e così piccola. La loro risposta mi spezzò il cuore...
Sentivo fischi e non capivo chi osava fischiare in un momento del genere...
Tornando a casa provammo a passare dalla stazione ma era tutto transennato. Ci tornammo l’anno dopo: nel punto della bomba c’era una lapide e sul muro hanno lasciato la crepa con un vetro. Per non dimenticare.
Non c’è altro da dire. Non si vuole, oggi, parlare di processo e condanne.
Si vuole solo RICORDARE, oggi.

5 comments:

  1. Io sono bolognese, la mia famiglia abitava a Bologna, mio fratello doveva salire sul treno del primo binario per recarsi in vacanza e, invece, partì la sera prima per timore di fare tutto il viaggio in piedi in un treno troppo affollato...mio fratello è ancora vivo per caso...
    Non ho altre parole...ma ho memoria...
    Mila

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  2. Al ritorno dalle ferie, passammo proprio per la stazione di Bologna, non era molto che era successo il tutto, giusto qualche giorno, non so esattamente quanto, ma pur essendo una bambina capii la gravità di ciò che successe e rimasi malissimo.

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  3. La cosa assurda è che in realtà non si sa ancora chi sia stato!

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