Un giorno mio figlio mi dice che a scuola stanno organizzando il Probability Carnival. Io ovviamente ero curiosissima di sapere di cosa si trattava per poterne parlare e documentare qui nel blog. Tanto ho fatto che mi sono fatta invitare personalmente dalla prof che mi ha telefonato per chiedermi di andare. Ovviamente munita di macchina fotografica!
Di cosa si tratta? Tutte le classi del 7th grade (2^ media) sono stati divisi in gruppetti di 2-3 o 4 e ciascun gruppo ha preparato un gioco legato al calcolo delle probabilità.
Il giorno dell'evento a ciascun gruppo, e ai genitori invitati, è stata data una busta contenente dei ticket da usare per giocare. C'erano giochi che chiedevano 1, 2 o 3 tickets. Si poteva perdere o vincere altri ticket in cambio.
Alla fine ogni gruppo ha contato i propri ticket, se li sono divisi equamente fra ogni membro e con quei ticket potevano comprarsi la merenda (acqua o soda, coockies, chips, lecca-lecca, caramelline, dolcetti vari). Ovviamente chi ha vinto di più ha sbancato!
E' stato bello vedere con quale ingegno hanno inventato i giochi. Uno mi è piaciuto più di tutti perché oltre alla fortuna probabilistica, richiedeva uno sforzo:
Ti consegnavano un bicchiere con 5 dischetti di plastica e dovevi fare centro in uno dei buchi della tavola obliqua; a seconda del buco in cui facevi centro, ti davano un'espressione con incognita da risolvere. Se ne risolvevi 3 consecutive, te ne davano una più complessa, e se risolvevi anche quella vincevi 5 tickets.
Poi ce n'erano un paio che mi sono rifiutata di fare perché bisognava infilare la mano in una sostanza schifosa... (vedi foto qui sotto).
Qualcuno si è anche ingegnato nel costruire uno spinner con le foto dei prof e la lancetta con la foto della preside!!!
Poi c'è chi ha usato i propri pattini per inventare un gioco.
Non poteva mancare il gioco con i pasti del McDonalds da scegliere... (al terzo giro ancora non avevo capito come diavolo funzionava il gioco... )
Ammessi anche i travestimenti
Questo l'ho fatto 3 volte e 2 ho fatto jackpot.
Qui sotto il matematico della famiglia!
E infine la merenda in vendita. La morale è: se non sei in grado di vincere al gioco, non mangi... !!!
Visto che siamo a scuola, anche la merenda poteva essere un momento educativo, e dal banchetto in foto mi pare proprio che non lo sia.
ReplyDeleteVisto che quei dolcetti e bibite ne avranno disponibilità anche a casa, non sarebbe meglio insegnare a mangiare frutta e verdura? Preparata anche con fantasia e golosità dalle mamme in maniera da stuzzicare la curiosità?
Anche inserire il gioco con i pasti del Mc, mi pare di cattivo gusto. O era lo sponsor?
Scopo di questo post voleva essere quello di documentare un evento sicuramente divertente ed interessante della scuola pubblica. Quello era un momento di svago, di festa. Quando, anche in Italia, ci capita di andare alle feste, di schifezze ne mangiamo e parecchie.
DeleteAltra cosa: anche qui, come ormai da qualche anno anche in Italia, le mamme non possono preparare manicaretti da portare a scuola causa allergie e igiene.
Infine non c'era alcuno sponsor: ogni gruppo ha messo la propria fantasia nel creare il gioco. Ce n'era anche uno con le fette di pizza.
Sicuramente la festa è un momento divertente e come tale andrebbe sfruttato. Imparare divertendosi è il massimo. Sicuramente anche i ragazzi italiani mangiano schifezze ed è per questo che non è necessario rafforzare il messaggio, ma eventualmente indebolirlo proponendo altre cose. Solo la scuola pubblica può farlo, oppure si lascia alle mamme ricche e acculturate, la possibilità di alimentare i propri figli con cibi sani e genuini...
ReplyDeleteVabbè, alla faccia dei cibi sani e genuini, io una mountain dew me la berrei volentieri!!!
ReplyDeleteRita
ps. bellissimo coinvolgere così i ragazzi!!