C'è chi c'ha il Colosseo, i musei e tanti bei monumenti da mostrare ai turisti
e c'è chi c'ha... il JELLY BELLY FACTORY!!!
E nel momento in cui vengono a trovarti gli amici dall'Italia, il Bel Paese, e ti struggi nella ricerca di qualcosa di particolare da mostrar loro, pensi al museo di Storia Naturale con la ricostruzione di un T-Rex... come se qui li avessero mai avuti! Oppure al museo della Civil War... lo si gira in 10 minuti... andando piano! E poi ecco la lampadina:
Eh ma noi c'abbiamo il Jelly Belly con tanto di Tour e voi no!
Ecco dove possiamo portare i nostri amici! Detto fra noi, mica pensavo di fare la loro gioia, ma pensavo di far felice la loro bambina... !!!
Il momento culminante è stato davanti alla signora degli assaggi che ha sfidato i nostri ospiti con questi originalissimi gusti ideati a seguito della saga di Harry Potter:
Spero di non dovervi tradurre questi gusti...
Posto appena sotto a questo display di assaggi, hanno pensato di mettere questo simpatico bidone:
"Il bidone del NON CE LA POSSO FARE" |
Ovviamente gli amici di cui sopra hanno comprato tutto il comprabile, COMPRESE le simpatiche confezioni-scherzetto!!!
Le Jelly Belly sono delle caramelline dalla forma di un piccolo fagiolo. Ce ne sono di tanti gusti, e ogni anno ne inventano di nuovi.
La produzione dei primi jelly bean avviene oltre 100 anni fa. Ma solo nel 1976 la produzione si allarga nel paese. Ma questa caramellina diventa popolare grazie al Presidente Reagan il quale, ancora governatore, non iniziava mai una riunione se davanti non aveva una boccia piena di Jelly Belly. Il suo gusto preferito: la liquirizia!!! Hanno anche prodotto un barattolo con sostegno ad hoc da mettere sull'Air Force One in modo che non si sposti durante il volo!
Degli artisti si sono anche cimentati nell'utilizzo di questi bean per dei mosaici! Andate su Google image e scrivete "jelly belly portraits" e ne vedrete delle belle!!! Oppure andate qui: JB Art Gallery!
La fabbrica è in California, a Fairfield, e produce più di 17 MILA tonnellate di caramelline all'anno. E' possibile fare tour guidati della fabbrica, GRATIS, ogni giorno. E deve essere bellissimo. L'unico altro tour lo fanno proprio qui, a 5 miglia da casa mia. Ma non è la fabbrica: è un tour attraverso dei video in cui spiegano come avviene la produzione e la storia di queste caramelline.
Quindi ora lo sapete che se venite a trovarmi io vi porto lì. E poi vedo di farmi pagare dalla direzione dello store!!!!!!!!
Curiosa la storia delle caramelline...sono state importate anche in Italia le ho mangiate qualche anno fa. Sono buonissime!!!!
ReplyDeletemai più senza!!!!^_^
ReplyDeleteIo ho svariati pacchi in casa: gusto pop corn, zucchero filato, liquirizia, lime, torta di compleanno, ecc......li ho scoperti il giorno della befana quando ho fatto la calza x mia figlia che ha solo 2 anni!!!!! Ahahah! Alla fine me li son mangiati tutti io!!!
ReplyDeleteQui costano un bel po' però. Non so da voi!!!
Un pacchettino (mi sembra da 50 gr. Insomma il più piccolo che c'è), 3 euro e qualcosa!!!!!
Ciao...
Cristina!!!
Mia figlia sarebbe stata contentissima di fare una visita a un simile monumento!
ReplyDelete.....la parte che mi affascina di questa storia (oltre ad altre che hanno già citato nei commenti prima), è che gli americani spesso e volentieri, ti portano a visitare le fabbriche, specialmente quelle di marchi famosi....ed ecco che nei miei passaggi da, ahimé, solo turista, ho visto la fabbrica della "Anheuser-Busch" ai più nota come Budweiser e l'anno scorso, niente po' po' di meno che la fabbrica delle Gibson e questa si che è stata davvero spettacolare!
ReplyDeleteLa parte, infine, molto gradita è che al termine dei tour, quello della Bud gratuito, mentre quello Gibson a pagamento, in entrambi i casi si può "gustare" un assaggio dei loro prodotti per cui ti puoi bere una bella birra accompagnata da piacevoli e stuzzicanti pretzel, oppure farti una suonata con una svariata quantità di modelli di Gibson.
Ad ogni viaggio se siamo passati, o passeremo, in qualche posto dove c'è una "marca nota", siamo andati e andremo a "visitarne la produzione"!
Già, ho dimenticato di dirlo che alla fine hanno dato a ciascun visitatore una bustina di caramelline.
DeleteIn un primo momento ero portato a pensare che certi gusti fossero tipo il "puffo" che spopolava in gelateria nei primi anni 90, ovvero si azzurro ma non ottenuto per spremitura degli ometti blu, quindi prettamente evocativo. Non vorrei essere nei panni dell'addetto al controllo qualità che si deve prima ciucciare un calzino sporco e poi verificare se la jelly è riprodotta fedelmente. E fin che è un calzino è ancora un lavoro accettabile ....
ReplyDeleteAle