Monday, June 6, 2016

E' faticoso comunicare in una lingua straniera

A volte ci si deprime. Ed è anche difficile da spiegare. Ma parlare/scrivere, insomma, comunicare ogni giorno in una lingua che non è la tua, è davvero una lotta continua.
E lo vedi nelle facce delle persone che non riescono a capire quello che cerchi di esprimere. O quando cerchi tu di capire cosa ti stanno raccontando. E niente, sono quasi 5 anni che siamo qui, anche se io solo da 1 anno lavoro e quindi è da poco che uso quotidianamente la lingua; scrivo email, parlo coi genitori, CERCO DI CAPIRE I BAMBINI, parlo al telefono. Ma le lacune sono ancora immense. Soprattutto nel farmi capire o nell'esprimere le emozioni. Non ne avete idea se non l'avete provato.
Non è andare in vacanza all'estero. Ma vivere. Lavorare. Mangiare. Affittare. Comprare. Contrattare.
E poi mi chiedo: ma che avranno mai capito di quello che ho detto? Avranno davvero capito quello che volevo dire o hanno capito Roma per Toma?

 E oggi leggevo un post di Rick Zullo, lui è il mio alter-ego: lui è un americano che vive in Italia, a Roma. In QUESTO POST Rick prova a scrivere una lettera in italiano. Fa tanti errori. Alcuni sono dovuti ad una traduzione letterale dall'inglese all'italiano. Ma tutto sommato il senso è chiaro ed è ben scritta. Ma io so che lui non è italiano. Io so quello che lui sta vivendo e gli sforzi che sta facendo.
Mi chiedo se chi legge le mie mail prova mai a mettersi nei miei panni. Chi legge le mie mail prova mai a pensare: "E sei io dovessi andare in Italia, scriverei così? Meglio? Peggio?"

Forse se tutti imparassimo a metterci nei panni dello straniero, sarebbe tutto più facile.

2 comments:

  1. Figurati Renata, stai serena! Ma chi è più brava e coraggiosa di te? Sei una roccia! Il tuo bellissimo blog lo dimostra! Avanti a testa alta!!!

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  2. Parlare al telefono... un incubo per almeno 2-3 anni!! E io l'inglese lo uso tutti i giorni da subito, visto il tipo di business... il primo che mi dice che e` una passeggiata verra` fulminato!
    e vai tranquilla, che te la cavi alla grande!

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