"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
(Cesare Pavese, "La luna e i falò")
Qualche giorno fa un'amica ha pubblicato questa frase su facebook e da allora ci sto pensando.
E' vero: lasciare il segno, un ricordo di sé. Sapere che nel tuo passaggio hai lasciato un ricordo nella gente, possibilmente un bel ricordo, è un "far parte della comunità".
Anche se poi te ne vai, o te ne devi andare. Qualunque ne sia il motivo.
Lasciare le proprie tracce.
Mi fa pensare ad un ricercatore storico che, un giorno nel futuro, facendo delle ricerche, incappa su una mia traccia. Un articolo su un giornale, il ricordo di un vicino di casa o di un amico.
Ecco, io questo sto facendo: lascio le tracce, lascio qualcosa di mio nella comunità, per non sentirmi sola. E il pensiero che un giorno, forse, qualcuno calpesterà queste tracce e che le mie tracce potranno aiutare quel qualcuno a sentirsi meno solo, ecco, mi fa sentire utile.
E io lo so. Io so che sto lasciando dei buoni segni nella terra che calpesto.