Saturday, December 29, 2012
Thursday, December 27, 2012
Wednesday, December 19, 2012
Non lo sapevo!
18 Dicembre, Giornata Mondiale del Migrante
E grazie ad un'amica oggi ho letto queste parole. Non avete idea di quanto le sento vere!
E grazie ad un'amica oggi ho letto queste parole. Non avete idea di quanto le sento vere!
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo.Purtroppo solo chi ha provato a vivere lontano dalle proprie radici può capire.
Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
Haruki Murakami
Tuesday, December 18, 2012
Babbo Natale per gli expat
Qualche giorno fa Santa Claus ha inviato una lettera ai miei pinguinetti. Non sto a raccontarne il contenuto che è cosa privata, ma annunciava che, sapendo del loro imminente viaggio in Italia, avrebbe anticipato la consegna dei regali. Avrebbe mandato un elfo a fare la consegna.
Ho poi saputo dalle mie amiche expat, che anche da loro ha fatto la stessa cosa.
E così la notte fra sabato e domenica i ragazzi si sono trovati la sorpresa dei regali sotto l'albero.
Increduli, perché Santa aveva annunciato l'arrivo per il 18 dicembre, oggi, invece ha colto tutti impreparati.
L'elfo ha dimenticato di evidenziare il destinatario sui pacchetti: mentre la ragazzina, perplessa, cercava di trovare una soluzione per capire di chi era cosa, il ragazzo non si è fatto prendere dal panico e ha preso il primo pacco davanti a sé e l'ha aperto! (credo sia la differenza sostanziale fra un ingegnere -senza offese per mio padre- e un informatico!!!).
Eccitati, felici hanno accolto con estremo piacere ogni dono arrivato. Nessun errore, anche le misure dei capi d'abbigliamento erano quelle giuste.
Ho poi saputo dalle mie amiche expat, che anche da loro ha fatto la stessa cosa.
E così la notte fra sabato e domenica i ragazzi si sono trovati la sorpresa dei regali sotto l'albero.
Increduli, perché Santa aveva annunciato l'arrivo per il 18 dicembre, oggi, invece ha colto tutti impreparati.
L'elfo ha dimenticato di evidenziare il destinatario sui pacchetti: mentre la ragazzina, perplessa, cercava di trovare una soluzione per capire di chi era cosa, il ragazzo non si è fatto prendere dal panico e ha preso il primo pacco davanti a sé e l'ha aperto! (credo sia la differenza sostanziale fra un ingegnere -senza offese per mio padre- e un informatico!!!).
Eccitati, felici hanno accolto con estremo piacere ogni dono arrivato. Nessun errore, anche le misure dei capi d'abbigliamento erano quelle giuste.
GRAZIE SANTA CLAUS!!!
Saturday, December 15, 2012
Request for Prearranged Absence
Ecco cosa ci viene richiesto di compilare e cosa ci viene restituito a valle dell'approvazione di ogni singolo insegnante!
Tuesday, December 11, 2012
389...
Il 28 Novembre 2011 ero a Roma con i miei figli. I miei genitori si trovavano lì in occasione di un importante compleanno e noi dovevamo andarci per un appuntamento in Ambasciata.
Mio zio, che normalmente vive a Miami ma che era lì anche lui per il compleanno speciale, ha fatto in modo che ci trovassimo tutti riuniti intorno ad una pizza romana. Eravamo in più di 20 e ho visto cugini che non vedevo da decenni e figli di cugini che non avevo nemmeno mai conosciuto!
Il giorno dopo siamo andati alla stazione a salutare i miei genitori che partivano per tornare a casa loro a Ivrea. Noi saremmo ripartiti direttamente da Roma.
Li rivedrò proprio a casa loro, a Ivrea il 22 e saranno trascorsi ben 389 giorni
da quando li ho abbracciati l'ultima volta, quel 30 Novembre 2011, davanti ad un binario della Stazione Termini di Roma.
E stamattina pensavo proprio a questa cosa e mi sono messa a piangere. Un pianto liberatorio. Un pianto di commozione. Pensavo a che effetto farà riabbracciare un proprio famigliare dopo più di un anno. Pensavo: chissà se qualcuno ci viene ad accogliere all'aeroporto. Pensavo a come reagirò io, a come reagiranno i miei figli.
Io amo stare qui. Amo tantissimo vivere qui e tutti noi siamo estremamente felici di vivere qui, nonostante le mille difficoltà che si possono incontrare. Ma sono due cose diverse: la gioia di vivere qui e la nostalgia non si annullano a vicenda. Altrimenti non avremmo un cuore!
Per concludere... non vediamo l'ora di arrivare in Italia e riabbracciare tutte le persone che più amiamo!!!
Mio zio, che normalmente vive a Miami ma che era lì anche lui per il compleanno speciale, ha fatto in modo che ci trovassimo tutti riuniti intorno ad una pizza romana. Eravamo in più di 20 e ho visto cugini che non vedevo da decenni e figli di cugini che non avevo nemmeno mai conosciuto!
Il giorno dopo siamo andati alla stazione a salutare i miei genitori che partivano per tornare a casa loro a Ivrea. Noi saremmo ripartiti direttamente da Roma.
Li rivedrò proprio a casa loro, a Ivrea il 22 e saranno trascorsi ben 389 giorni
da quando li ho abbracciati l'ultima volta, quel 30 Novembre 2011, davanti ad un binario della Stazione Termini di Roma.
E stamattina pensavo proprio a questa cosa e mi sono messa a piangere. Un pianto liberatorio. Un pianto di commozione. Pensavo a che effetto farà riabbracciare un proprio famigliare dopo più di un anno. Pensavo: chissà se qualcuno ci viene ad accogliere all'aeroporto. Pensavo a come reagirò io, a come reagiranno i miei figli.
Io amo stare qui. Amo tantissimo vivere qui e tutti noi siamo estremamente felici di vivere qui, nonostante le mille difficoltà che si possono incontrare. Ma sono due cose diverse: la gioia di vivere qui e la nostalgia non si annullano a vicenda. Altrimenti non avremmo un cuore!
Per concludere... non vediamo l'ora di arrivare in Italia e riabbracciare tutte le persone che più amiamo!!!
Sunday, December 9, 2012
Un filippino e 4 italiani...
Ieri sera siamo andati a cena da un collega filippino di Big Papi. Voleva ricambiare varie cene italiane con una filippina. E così siamo andati. Ammettiamo la titubanza iniziale non avendo assolutamente idea di cosa potevamo aspettarci. Avevamo comunque pronto il numero di Pizza Hut!
Siamo arrivati come previsto alle 6.
In casa aleggiava un profumo gradevole. La tensione del cuoco si tagliava col coltello: tanto preoccupati noi quanto lui. Il suo timore era quello di competere con la cuoca italiana!!!
Abbiamo aiutato a preparare tavola, all'americana, ossia senza tovaglia.
Abbiamo gustato, ADOBO, un piatto a base di carne di pollo e maiale con salsa di soja e aceto. BUONISSIMO e la carne particolarmente tenera. Da mangiare con riso.
Dopo ci ha presentato il PANCIT, un piatto che normalmente si prepara per le occasioni speciali, visto che noi siamo ospiti speciali.
Noi avevamo portato il pandoro per una mescolanza di Italia e Manila!
Dopo cena abbiamo giocato a taboo ed è stato BELLISSIMO: un filippino e 4 italiani che giocavano a taboo in inglese. Ma ci siamo divertiti tanto ed è stato un eccellente esercizio linguistico. Per nulla facile.
Ovviamente, manco a dirlo, le ragazze, io e la pinguinetta, abbiamo stracciato i maschietti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora dobbiamo procurarci il gioco perché ci è piaciuto troppo!!!
Siamo arrivati come previsto alle 6.
In casa aleggiava un profumo gradevole. La tensione del cuoco si tagliava col coltello: tanto preoccupati noi quanto lui. Il suo timore era quello di competere con la cuoca italiana!!!
Abbiamo aiutato a preparare tavola, all'americana, ossia senza tovaglia.
Abbiamo gustato, ADOBO, un piatto a base di carne di pollo e maiale con salsa di soja e aceto. BUONISSIMO e la carne particolarmente tenera. Da mangiare con riso.
Dopo ci ha presentato il PANCIT, un piatto che normalmente si prepara per le occasioni speciali, visto che noi siamo ospiti speciali.
Noi avevamo portato il pandoro per una mescolanza di Italia e Manila!
Dopo cena abbiamo giocato a taboo ed è stato BELLISSIMO: un filippino e 4 italiani che giocavano a taboo in inglese. Ma ci siamo divertiti tanto ed è stato un eccellente esercizio linguistico. Per nulla facile.
Ovviamente, manco a dirlo, le ragazze, io e la pinguinetta, abbiamo stracciato i maschietti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora dobbiamo procurarci il gioco perché ci è piaciuto troppo!!!
Saturday, December 8, 2012
Segnaliamo un interessante tema...
...da non sottovalutare...
Le conseguenze possono essere estremamente spiacevoli (come segnalato nell'articolo).
E a noi capita spesso di dimenticare che la nostra cultura non e' come la loro e che qui, raccontare una bugia, a volte costa molto di piu' di qualsiasi reato si voglia coprire o stemperare con la medesima!
Ma attenzione anche alle innumerevoli differenze legali e penali che ci sono da stato a stato.
Le conseguenze possono essere estremamente spiacevoli (come segnalato nell'articolo).
E a noi capita spesso di dimenticare che la nostra cultura non e' come la loro e che qui, raccontare una bugia, a volte costa molto di piu' di qualsiasi reato si voglia coprire o stemperare con la medesima!
Ma attenzione anche alle innumerevoli differenze legali e penali che ci sono da stato a stato.
Wednesday, December 5, 2012
Mamma Pinguina si racconta
La mia carissima amica Alessandra si è da poco trasferita in Canada e ha voluto "intervistarmi" per conoscere un po' la nostra storia. La potete leggere qui:
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Monday, December 3, 2012
La nuova geografia
C'era una volta una barzelletta...
Oggi la barzelletta è cambiata (e noi non lo sapevamo!):
La maestra interroga Pierino:
- "Pierino, parlami dei 5 Continenti"
- "Dunque, i 4 Continenti sono 3: Asia e Africa"
Oggi la barzelletta è cambiata (e noi non lo sapevamo!):
La maestra interroga Pierino:
- "Pierino, parlami dei Continenti"
- "Dunque, i 5 continenti sono 6: Nord America, Sud America, Europa, Asia, Africa, Australia e Antartica"
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