Un po’ di tempo fa chattavo con un’amica e mi ha detto che le mancano i nostri post sul blog. E’ vero. Abbiamo diminuito tanto. Ma in fondo, dopo oltre sei anni, non è più una novità, non c’è più niente di nuovo e particolare da raccontare. O meglio: diventa difficile fare confronti con l’Italia perché anche l'Italia cambia mentre noi siamo via. Ad esempio in politica... no, ok, scherzavo. Non cambia molto, è la nostra memoria che fa cilecca e non ci ricordiamo più come funzionano certe cose!
Poi, pensandoci bene, le ho detto che magari potrei raccontare di cosa significa avere figli adolescenti da questa parte dell’Oceano. E allora eccomi qui.
Il modo migliore per cercare di capire i miei figli, a parer mio, è cercare di ricordarmi com'ero io e come erano i miei amici alla loro età.
La ragazza ha 15 anni e… Dio ci protegga! Il suo umore cambia con la stessa rapidità con cui si spostano le lancette dell’orologio (per coloro che ancora ricordano il funzionamento dei cari, vecchi orologi analogici!!!), chiamata anche Eolo perché sbuffa in continuazione, e alza gli occhi al cielo. Bacchettona, soprattutto col padre, che poi predica bene ma razzola male. Ma quando è di buon umore è bellissimo averla intorno: allegra, spumeggiante, simpatica. Se poi è malata, si lascia anche coccolare… con moderazione! Come si dice: CARPE DIEM!!!
Il ragazzo ha 17 anni… sorvoliamo!
Cosa fanno i teenager in questa città? Non vanno in discoteca… perché a Kenosha NON ci sono discoteche.
D’estate vanno “downtown”, che qui significa andare a “cazzeggiare” verso il lago e far passare il tempo. Magari con lo skate. Spesso c’è musica dal vivo, o vanno in qualche bar. Ricordo che qui è severamente vietato consumare alcol al di sotto dei 21 anni, quindi bevono bibite o caffè da Starbucks. Inoltre nella contea di Kenosha vige il curfew (coprifuoco): dalla domenica al giovedì i minorenni non possono essere in giro fra le 22:30 e le 6 (a meno che non siano accompagnati dal genitore); il venerdì e il sabato il curfew comincia a mezzanotte!
E noi genitori ci raccomandiamo ogni volta che escono. A volte ci ascoltano. A volte...
D’inverno i ragazzi si ritrovano a casa di uno o dell’altro. A seconda di quello che vogliono fare: c’e’ chi ha i videogiochi più fighi, c’è chi ha i film più fighi, c’è chi ha la mamma che cucina bene (upsi…)... e spesso finiscono col restare a dormire a casa dell’amico/a di turno così da non aver problemi col coprifuoco. Quindi è necessario avere sempre la dispensa fornita e materassini e coperte sempre a portata di mano.
Normalmente 15 anni è l’età in cui cercano il primo lavoro: i ragazzi lavorano dopo la scuola e nel weekend. E finché li sappiamo al lavoro, siamo tranquilli. Ma e’ anche l’età in cui cominciano le prime guide! Si inizia con la scuola guida per la teoria (obbligatoria solo per i minorenni, mentre i maggiorenni possono saltarla) poi, non prima dei 15 anni e mezzo, si può fare l’esame di teoria e quindi avere il “Drive Permit”, il nostro foglio rosa. Con quello si può cominciare a guidare con l’istruttore o con un adulto che abbia la patente da almeno 5 anni. Dal giorno in cui compiono 16 anni, se l’istruttore dà il benestare, e se ci sono i requisiti minimi, si può fare l’esame pratico. Una volta ottenuta la patente ci sono 9 mesi di “probationary” in cui si può guidare da soli o con al massimo una persona al di fuori dei membri della famiglia; non si può guidare fra mezzanotte e le 5 del mattino a meno di essere in transito da/per il lavoro o la scuola e non si deve prendere nemmeno una multa.
E poi… son tutti cavoli dei genitori!!!
Per quanto riguarda fumo e droga la scuola ha tolleranza zero. Nemmeno gli adulti possono fumare in prossimità della scuola, nemmeno nel parcheggio mentre si aspetta l'uscita degli studenti.
Purtroppo questo non significa affatto che a Kenosha non giri nulla e siano tutti bravi ragazzi e che alle 10 tutti i ragazzi siano sani e salvi a casa. No. Perché sappiamo bene tutti che, specialmente a quell’età, infrangere le regole è il massimo del divertimento… Noi possiamo solo sperare di fare un buon lavoro come genitori e che i nostri figli non frequentino le compagnie sbagliate.
E per chi crede (qualsiasi Dio a questo punto va bene), affidiamoci alla benevolenza dell’Altissimo!
Monday, January 29, 2018
Thursday, January 18, 2018
Natale in Italia 2017
Mi sembrano trascorsi mesi, invece solo un mese fa eravamo da poco arrivati nella nostra amata patria per trascorrere le vacanze di Natale.
Personalmente credo siano state le più belle degli ultimi 6 anni.
Quest'anno ho trascorso più tempo con i miei genitori: mio papà, nonostante un ruzzolone sul ghiaccio che l'ha costretto all'uso delle stampelle per qualche tempo, è sempre splendidamente in gamba, ironico, spiritoso, attento. E molto, molto paziente con la mia mamma la cui testa vaga ormai verso qualche misterioso lido, lontano da noi. E' un peccato e confesso di aver perso qualche volta la pazienza nel ripeterle all'infinito le stesse cose: fa la stessa identica domanda a ripetizione a volte anche per giorni. Io perdo la pazienza e mio papà invece, con infinita dolcezza, le ripete le cose.
Ma per fortuna ci sono stati i cugini di Bologna a farci visita, e gli amici sempre disponibili ad allietarci la vacanza. Quegli amici che organizzano una super cena per la sera del nostro arrivo (quegli amici che vengono a prenderci in aeroporto) e che rendono indimenticabile anche un "semplice" tè del dopo natale! Un pomeriggio che né io né mio figlio avremmo voluto finisse.
E poi la gita a Marolo con la neve: un paesaggio incantevole. E la gita a Bollate per passare il capodanno con gli amici di sempre (da quando i nostri figli grandi erano all'asilo!).
Alla fine siamo rientrati alla base (confesso che dopo un po' sento il bisogno dei mie spazi) col cuore gonfio di momenti magici. Grazie a chi ha contribuito a renderli tali.
Personalmente credo siano state le più belle degli ultimi 6 anni.
Quest'anno ho trascorso più tempo con i miei genitori: mio papà, nonostante un ruzzolone sul ghiaccio che l'ha costretto all'uso delle stampelle per qualche tempo, è sempre splendidamente in gamba, ironico, spiritoso, attento. E molto, molto paziente con la mia mamma la cui testa vaga ormai verso qualche misterioso lido, lontano da noi. E' un peccato e confesso di aver perso qualche volta la pazienza nel ripeterle all'infinito le stesse cose: fa la stessa identica domanda a ripetizione a volte anche per giorni. Io perdo la pazienza e mio papà invece, con infinita dolcezza, le ripete le cose.
Ma per fortuna ci sono stati i cugini di Bologna a farci visita, e gli amici sempre disponibili ad allietarci la vacanza. Quegli amici che organizzano una super cena per la sera del nostro arrivo (quegli amici che vengono a prenderci in aeroporto) e che rendono indimenticabile anche un "semplice" tè del dopo natale! Un pomeriggio che né io né mio figlio avremmo voluto finisse.
E poi la gita a Marolo con la neve: un paesaggio incantevole. E la gita a Bollate per passare il capodanno con gli amici di sempre (da quando i nostri figli grandi erano all'asilo!).
Alla fine siamo rientrati alla base (confesso che dopo un po' sento il bisogno dei mie spazi) col cuore gonfio di momenti magici. Grazie a chi ha contribuito a renderli tali.
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