Monday, October 10, 2016

Tu chiamale se vuoi...

Ne ho visti a centinaia di film o telefilm americani in cui la ragazza veniva invitata al ballo della scuola e lui arrivava con i fiori da metterle al polso.

E ho sempre sognato di poter essere io un giorno a ricevere quei fiori e  andare al ballo con un bel vestito lungo.
Lo confesso.
 


Ovviamente non è mai successo. E mai avrei pensato che un giorno sarebbe stati i miei figli a realizzare questo sogno. Mai avrei pensato che un giorno sarei stata quella mamma che guarda con gli occhi lucidi (ma anche con tanto orgoglio) il proprio figlio uscire alla guida della macchina del padre.

Intanto una breve e dovuta spiegazione sui balli della scuola. Ce ne sono due: HOMECOMING e PROM.

HOMECOMING è il ballo che si fa normalmente fra Settembre o Ottobre ed è il ballo di benvenuto per il nuovo anno scolastico. Per poterci partecipare non devi aver avuto richiami disciplinari. Ogni High School (liceo) ha il suo e lo studente può partecipare a quello del proprio liceo o essere invitato da uno studente di un altro liceo; viceversa può invitare un amico di un altro liceo a quello del proprio. Ovviamente si svolgono tutti in date diverse e di sabato. Non è obbligatiorio l'abito formale ma diciamo che non credo nessuno ci vada in jeans!

PROM è invece il ballo di fine anno. Ci può essere il Junior Prom e il Senior Prom separati o combinati insieme. Praticamente Junior sono gli studenti del penultimo anno e Senior quelli dell'ultimo. A questi balli sono ammessi solo gli studenti, appunto, Junior e Senior. Gli altri solo se sono invitati da un junior o senior. Questo è il ballo più importante ed è d'obbligo l'abito formale: abito lungo per lei e cravatta o farfallino per lui.

Un giorno mio figlio ci racconta che era stato invitato al ballo dell'HomeComing di un altro liceo. Da una ragazza. Ma questo è un paese che ancora segue certe tradizioni (come quella del fidanzamento di cui parlavo in QUESTO POST). Quindi mio figlio, che è un gran romandicone, ha scritto un bel cartello grande: "c'è un cielo pieno di stelle ma tu sei la sola che voglio portare all'homecoming"...
Siamo andati a comprare i pantaloni, le scarpe, la camicia e il farfallino (intonato al vestito di lei). Poi siamo andati ad ordinare il CORSAGE, quei fiori che si mettono poi al polso. E ieri sera il mio BAMBINO ragazzo  giovane uomo, è andato cavalcando il cavallo bianco... la Jeep nera del padre (perché la macchinetta azzurra della mamma non fa esattamente "figo"), a prendere la ragazza a casa sua, porgendole i fiori, lei gli aveva preparato i fiori da mettere all'occhiello, e sono così partiti per andare al ballo.
E alle 10:43 era già a casa.

E la mamma a casa, a piangere lacrime disperate e a metabolizzare l'avvenuta crescita del pargolo.

Questo è il corsage che ha scelto mio figlio

E questo è il MIO BAMBINO
Sabato prossimo invece la mia BAMBINA andrà a quello della sua scuola. Ma è il primo anno e raramente hanno il cavaliere che le invita. I FRESHMEN, così vengono chiamati gli studenti del primo anno, vanno con il gruppo di amici.






Sono emozioni.

Sunday, October 9, 2016

Bevi la Coca Cola che ti fa bene

Come cantava il grande Vasco: Bevi la Coca Cola che ti fa digerire con tutte quelle tutte quelle bollicine ...

Coca Cola Foundation(r)  e Blue Cross Blue Shields (una delle più grandi compagnie di assicurazioni degli USA) hanno messo a disposizione una borsa di $100,000.00 (CENTOMILA DOLLARI) per 76 Comunità negli USA.
Per aggiudicarsi questo contributo era necessario presentare un progetto di "Fitness" mirato, appunto, al benessere dei giovani americani.

Fra le 76 comunità, 3 sono in Wisconsin. Una delle 3 comunità nel Wisconsin che ha ricevuto questa borsa è la Washington Middle School di Kenosha.

Ieri è stato inaugurato il centro. Onore a loro!
E voi continuate a bere Coca Cola che a noi ci fa tanto bene!!!

Saturday, October 8, 2016

Insegnare a fare la pasta ai ragazzi del liceo

La mamma di un bambino del mio asilo insegna FOOD & NUTRITIONING nella High School che frequentano i miei figli. Una mattina mi ha telefonato per chiedermi se avevo voglia di fare una lezione sulla pasta italiana e sulle tradizioni italiane.
Che dite? Ho accettato?
Ovvio che sì!

Così martedì scorso ho affrontato con un po' di timore questi ragazzi. Ma prima di raccontarvi i dettagli, vi voglio mostrare la "cucina" in cui studiano questi studenti. (E' giusto ricordarvi che si tratta di una scuola pubblica!).

Mentre io spiegavo, quelli più indietro mi vedevano in TV...



E' imbarazzante. Mi immagino già la faccia del mio amico Dario nel guardare queste foto.

Ho raccontato a questi ragazzi qualcosa dell'Italia, dell'importanza che ha per noi stare seduti a tavola a mangiare BENE e chiacchierare, in famiglia e/o con gli amici.
Mi hanno chiesto cosa mi manca di più delle cose che facevo in Italia e la prima cosa che mi è venuta in mente è l'APERITIVO! Poi mi han chiesto com'è la pizza e gli ho raccontato come e dove è nata la pizza (che sia chiaro che non è nata a New York!) e che se dovessero andare in Italia se chiedono la Pepperoni Pizza potrebbero avere una spiacevole sorpresa!

E poi siamo passati alla pratica.
Ho fatto la pasta davanti a loro, l'ho stirata con la macchinetta e l'ho tagliata, un po' tagliatelle, un po' spaghettini e un po' con la rotella. Ma ho anche fatto vedere come farla se non hanno la macchinetta.
E poi hanno fatto loro: chi ha provato ha fare la pasta (schifandosi un po' nel toccare le uova e nell'avere le mani sporche):





Chi invece ha preferito solo stenderla e "INVENTARE" nuove forme:






Ma alla fine tutti d'accordo sulla parte più divertente: MANGIARLA! Scusate, pensavo di avere fotografato la cucina di fianco su cui bolliva un pentolone di acqua e un buon sughetto!



Faticosissimo ma mi sono divertita tanto.

Ah, nel frattempo di tanto in tanto mio figlio faceva capolino e mi ripeteva tutto quello che avevo detto durante la lezione... qualcuno ha fatto la spia!