Thursday, March 31, 2016

Lasciamo le nostre tracce

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
(Cesare Pavese, "La luna e i falò")
Qualche giorno fa un'amica ha pubblicato questa frase su facebook e da allora ci sto pensando. 
E' vero: lasciare il segno, un ricordo di sé. Sapere che nel tuo passaggio hai lasciato un ricordo nella gente, possibilmente un bel ricordo, è un "far parte della comunità". 
Anche se poi te ne vai, o te ne devi andare. Qualunque ne sia il motivo.
Lasciare le proprie tracce.

Mi fa pensare ad un ricercatore storico che, un giorno nel futuro, facendo delle ricerche, incappa su una mia traccia. Un articolo su un giornale, il ricordo di un vicino di casa o di un amico. 

Ecco, io questo sto facendo: lascio le tracce, lascio qualcosa di mio nella comunità, per non sentirmi sola.  E il pensiero che un giorno, forse, qualcuno calpesterà queste tracce e che le mie tracce potranno aiutare quel qualcuno a sentirsi meno solo, ecco, mi fa sentire utile.

E io lo so. Io so che sto lasciando dei buoni segni nella terra che calpesto.

Thursday, March 17, 2016

Cieli che fanno sognare




Mi fa impazzire questo cielo.
Mi sembra che guardare altrove sia uno spreco: passerei ore e ore a fissarlo, a guardare con quanta velocità riesce a cambiare. Da stamattina alle 10 che era terso, alle nuvole pomeridiane che correvano veloci nel blu. Colori che inebriano, luci che acciecano. Vasto, tanto da averlo tutto intorno. Come si fa a non amarlo?



Wednesday, March 2, 2016

Andiamo in gita scolastica?

Ah no, non si devono più chiamare gite. Come si chiamano ora? Uscite didattiche?

Normalmente qui sono uscite di una giornata in qualche museo o scuola nei dintorni. Poi ieri nostro figlio ci manda questo messaggio:
"Papi non ti arrabbiare ma field trip a Costa Rica alla bellezza di 2 mila cinquecento dollari"

Questa gita, passatemi il termine perché non si tratta di un'uscita didattica ma di una vera e propria gita, è stata segnalata dall'insegnante di spagnolo ed è organizzata da WorldStrides. Fortunatamente non vi è alcun obbligo a partecipare!

La gita, della durata di 8 giorni, viaggi inclusi, si svolgerebbe in Costa Rica. Si intitola PURA VIDA (guardate il link per vedere di cosa si tratta!) perché porterebbe gli studenti a contatto con la natura e la vita selvaggia della foresta.
Si svolgerebbe dal 14 al 21 Aprile 2017!
Il costo è di $2,578 se si dà conferma entro il 17 Marzo 2016, altrimenti sono $3,278. Ovviamente consigliano anche di fare l'assicurazione in caso tu fra 13 mesi sia impossibilitato a partecipare. Mica lo sai se il 14 Aprile del prossimo anno c'hai la broncopolmonite!
Se volessi andarci pure io, il costo per me sarebbe $2,928 (sempre con lo sconto di $700 se prenoto entro il 17 Marzo!).

Ma con che coraggio chiedono una cosa del genere?

It's a cultural shock!

Non riesco ad abituarmici al formalismo!
Io a scuola avevo la maestra Pinuccia e Gabriella, Piera era quella dell'asilo. Poi alle medie e al liceo si passava al generico "prof". Le amiche di mia mamma le chiamavo tutte per nome e anche i vicini di casa. I miei amici mia mamma la chiamavano per nome.

Le maestre dei miei figli le chiamavo per nome e anche i miei figli le chiamavano per nome.

Qui no! Qui c'è il Ms. (o Mrs.  se hai l'assoluta certezza che è una donna sposata) e Mr. seguito dal cognome fin dall'asilo. E non si scappa. Povere creature! Nel mio caso è stata concessa un'eccezione perché far dire il mio cognome mi pareva una dannazione.
Gli amici dei miei figli mi chiamano col cognome di mio marito perché qui la norma vuole che al momento del matrimonio la moglie cambi il cognome... sai che casino? Dover cambiare tutti i documenti... senza parlare della facilità con cui divorziano e si risposano... non sarebbe più semplice mantenere il proprio cognome? No. All'atto del matrimonio devi crocettare una casellina se NON vuoi cambiare il cognome!

A me piacerebbe tanto di più se mi chiamassero col mio nome senza quel Ms. davanti! Mi farebbe sentire meno vecchia ma soprattutto più "amica". Meno distaccata.
Ma si offendono qui. Ci tengono tantissimo a questi formalismi, alle etichette.