Thursday, March 6, 2014

Chiacchiere intorno al tavolo

Tutto è cominciato quando la mia bambina a tavola ha chiesto "Ma voi credete in Dio?".
Domanda importante e risposta difficile, sempre che ci sia una risposta. Perché non puoi semplicemente chiuderla con un o no. Devi spiegare, motivare la tua risposta e cercare di non condizionare la sua opinione. Perché quello che io ho imparato dai miei genitori è che dobbiamo essere liberi di avere un'opinione diversa da quella dei genitori. Il genitore guida il proprio figlio, ma deve poi lasciarlo libero di aprire le proprie ali e volare dove trova le risposte che lo soddisfano.
E' stata una chiacchiera bellissima e importante.
I dubbi della "piccola" di casa sono nati da quello che stanno studiando a scuola sulla terra e si chiedeva come fosse possibile che Dio in 7 giorni abbia creato tutto questo. E come mai gli scienziati ci dicono che l'uomo si è evoluto dalla scimmia quando la religione ci dice che l'uomo è stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza? Quindi Dio è una scimmia? Chi è Dio? Dov'è Dio?

Sentire le loro opinioni è stato interessante e molto importante. Perché ci sono persone che hanno bisogno di dare prove scientifiche agli eventi. E ci sono persone che riescono invece a dare delle ragioni diverse che non si possono provare con formule e reperti, ma che sono al di sopra di tutto questo.
E scoprire che le loro ragioni sono completamente epurate da quelle mie e di Big Papi, è stato splendido. Quindi sì: sono in grado di avere una propria opinione al riguardo, anche se ci sono ancora molti punti interrogativi.

La cosa strepitosa è stata accorgermi che quello con le idee più chiare è il piccolo uomo. E' riuscito a mettere in parole i suoi pensieri e le sue idee. E' riuscito a sviluppare le sue risposte su chi è e dov'è Dio, su quello che ha fatto, su come l'ha fatto.  E aiutava la sorella ad andare oltre la scienza. Senza forzare le cose. E credo che ora la piccola avrà altri punti su cui riflettere. E lo farà coi suoi tempi. E sarà comunque sempre libera di pensarla come vuole.

Mi commuovo davanti alla loro maturità. E mi tengo ben stretta questi momenti così intimi e preziosi.

11 comments:

  1. Bellissimo questo post, su un tema che mi è molto caro.

    Credo che per un genitore risulti difficile non influenzare i figli, soprattutto se giovani. Influenze a parte il nodo sta sempre nel fornire loro gli strumenti per riflettere e formarsi una opinione...

    Non so stupito che il ragazzo avesse le idee chiare. Per quel poco che lo conosco l'ho sempre visto molto lucido e "centrato". Well done mom...

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    1. Ehm, Ehm... mi sa che la birra salta qui!

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    2. Nel senso che la finiro' sicuramente da solo se oltre a riconoscere a Cleopatra quel che e' di Cleopatra, non verra' anche riconosciuto a Cesare... quello che e' di Cesare!
      Come ha fatto qualcuno piu' sotto: Grazie Lorena (Bella Italia Store)

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    3. Ad ogni modo daddy, ovvio che il post essendo firmato dalla signora si prende anche i meriti ;) Comunque è ovvio che: well done dad!

      ps ok, ora mi devi lasciare una birra :D

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    4. Hic... Ooopscsh! ... Hic... Schhooorry!

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  2. Bello, si'. Le loro eta' cosi' differenti li aiutano a riflettere.

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  3. splendido! E splendido lavoro fatto da voi, nel non imporgli le vostre idee... complimenti!

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  4. Hai ragione che questi sono momenti preziosi. Bello che dei bambini si pongano interrogativi di questo tipo. Certo che non è facile da genitori rispondere a certe domande. Mi sa che devo iniziare a prepararmi!

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  5. Loro sono maturi e in grado di pensare e formulare le proprie opinioni grazie a voi genitori.

    Leggendovi sembra che il lavoro del genitore sia facile :-)
    BRAVI!

    Rita

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