Sunday, February 23, 2014

Intervista a...

Ho intervistato i miei figli. Li ho intervistati sulla scuola per avere un loro punto di vista sulle differenze fra scuola italiana e scuola americana.

Lo spunto me l'ha dato Tiziana, di Ero Lucy Van Pelt.

Francy (ora è in 6th grade, prima media; è arrivata qui in 4th grade, quarta elementare).

D: Ti ricordi quali sono state le differenze che subito hai notato con la scuola italiana?

R: Innanzitutto che c'è una sola maestra per tutte le materie, a parte musica, ginnastica e arte. E poi che facciamo tanti progetti, ricerche mentre in Italia non ne ricordo tanti. E che possiamo portarci il pranzo da casa.

D: E secondo te è meglio la maestra unica o avere due maestre più specializzate?

R:  Meglio due maestre. Per lo studente che ha delle insegnanti più specializzate, poi anche cambiare nel corso della giornata a volte può far piacere: cambiare metodo e tono di voce. E per l'insegnante che può affrontare la sua giornata con più tranquillità.

D: Cosa ne pensi del fatto che qui ogni anno cambi insegnanti e compagni, anche alle elementari?

R:  E' brutto perché non riesci ad approfondire le amicizie e ogni anno all'inizio devi ricominciare tutto da capo: nuovo insegnante e nuovi compagni... tutto da rifare. E per gli stranieri significa riadattarsi ad un nuovo accento, nuova parlata. Uno stress.

D: Da parte degli insegnanti c'è più neutralità di valutazione qui o in Italia?

R: Alle elementari sì ma ora, alle medie, abbiamo un compagno che è il figlio del vice Preside e tutti gli insegnanti hanno molta cura di lui. In Italia non mi sembrava che succedesse. (ma lei aveva una maestra un po' speciale in Italia, non fa testo!!! - ndb)

D: Preferisci come era in Italia con intervalli lunghi e magari uscire un po' più tardi o come è qui senza intervalli?

R: Preferirei fare l'intervallo lungo per sfogarci un po' e socializzare e andare a casa un po' più tardi.

D: Preferisci la scuola Italiana o questa?

R: Preferisco questa perché abbiamo tanti strumenti sempre a disposizione che ci aiutano a studiare. Abbiamo pc e iPad sempre a nostra disposizione per fare le ricerche, per studiare, per capire meglio o approfondire un argomento.

Stefano (ora è in 8th grade, terza media; è arrivato qui in 6th grade, prima media).
Premessa: il suo ricordo della prima media in Italia è di soli 15 giorni che ha frequentato in attesa di ripartire per tornare qui. Quindi non sa bene come funzionano le scuole medie in Italia.

D: Ti ricordi quali sono state le differenze che subito hai notato con la scuola italiana?

R: La prima cosa che ho notato è che non ci sono intervalli. Niente, a parte 30 minuti per il pranzo! (è una cosa che l'ha sempre sconvolto - ndb). Poi il fatto che qui siamo noi studenti a  cambiare classe e non gli insegnanti. Il locker! Proprio come nei film abbiamo il locker in cui teniamo tutto il materiale e non dobbiamo portarci niente a casa.
Più avanti ho notato altre cose come il fatto che per valutare i test o i lavori hanno una linea guida da seguire ben precise. E se il lavoro non è specifico di grammatica, non correggono gli errori di grammatica. Infine le scadenze: devono essere rispettate, se non le rispettiamo prendiamo un brutto voto anche se il compito è giusto, e ogni volta ci ricordano che al liceo saranno ancora più rigidi.

D: Da parte degli insegnanti c'è più neutralità di valutazione qui o in Italia?

R: No, qui assolutamente non ne fanno proprio perché hanno le linee guida per le valutazioni mentre in Italia sì, avevo quella sensazione.

D: Preferisci come era in Italia con intervalli lunghi e magari uscire un po' più tardi o come è qui senza intervalli?

R: Sì, preferirei l'intervallo lungo perché aiuterebbe la socializzazione. Invece qui non li fanno perché hanno paura del bullismo!

D: Cosa ne pensi del fatto che qui ogni anno cambi insegnanti e compagni?

R: Mi è indifferente. Non è una cosa che mi crea problemi.

D: Preferisci la scuola Italiana o questa?

R: Qui abbiamo tanti supporti tecnologici che in Italia non avevamo e ci aiutano. Direi che preferisco qui.

D: Senti molto la pressione del college?
(Ci siamo accorti anche noi genitori, pur non essendo a scuola, che già in terza media gli insegnanti e la scuola tutta, insiste molto sul college. Ma ne parlerò meglio nel prossimo post).
R: Sì! Per il college e per la high school: gli insegnanti OGNI GIORNO, per qualsiasi cosa ci dicono "guarda che al college questo non lo potrai fare e guarda che alla high school per questa cosa prenderesti un brutto voto"... Siamo solo in terza media!


11 comments:

  1. Ma si fa anche in italia, "Guarda che all'universita' (o al liceo) mica ti potrai permettere di fare cosi'!"
    Interessante questo post. Quindi alle elementari hanno due maestre? E come dividono le materie? E che materie? Hanno intervalli di 10 minuti ogni ora piu' il pranzo? Alle medie cosa studiano? Mi hai detto che al liceo devono scegliere le materie, invece alle medie sono standard per tutti? E perche' cambiano compagni ogni anno?
    Insomma, di domande ne avrei a pacchi :) Purtroppo ne so pochissimo e le tue domande invece presuppongono tutto un contesto che io ignoro! Se loro hanno voglia di scrivermi una mail e di raccontare la loro esperienza sono felice di accoglierli entrambi, altrimenti cerchero' di integrare con le vostre risposte. Grazie!! E aspetto curiosissima il prossimo post.

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  2. Alle elementari in Italia avevano due maestre, qui ne hanno una sola e ogni anno cambia.
    Per saperne di più prova con questo link: http://ita2usa.blogspot.com/2011/10/mahone-middle-school-steve.html
    e quest altro: http://ita2usa.blogspot.com/2011/10/nash-elementary-school-francy.html

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  3. Ma perché rimescolare le classi ogni anno? È una pessima idea! Non si impara mai a socializzare, e infatti, da quanto sento sempre raccontare, gli americani non hanno la minima idea di che significa avere relazioni importanti, profonde, amicizie vere. Troppa competizione

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    1. L'incapacità di amicizie profonde è dovuta al fatto che sono abituati a spostarsi da uno stato all'altro molto facilmente.

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    2. Invece la mia opinione e' che faciliti la socializzazione, perche' moltiplica le occasioni di incontro. E soprattutto mischiare i gruppi secondo me riduce le possibilita' che si verifichi il bullismo. Ma e' un discorso un po' complesso da sintetizzare in due righe.

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    3. E la continuità didattica, dove la mettiamo? È un aspetto importantissimo. Gli alunni che cambiano insegnanti imparano meno di quelli che hanno gli stessi per più anni, ogni insegnante si programma, ricollega il proprio lavoro dell'anno a quelli degli anni passati e futuri.

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    4. Luciano, tutto dipende dagli insegnanti che hai... a volte, credimi, sarebbe davvero meglio cambiare ogni anno...

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  4. Davvero molto interessante, anche come percepiscono i ragazzi le varie differenze. Sarebbe bello che fosse possibile che questi scambi portassero "a casa" ciò che c'è di buono delle scuole lontane!

    C2C

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    1. credo di aver scritto in un'italiano non proprio comprensibile, ma abbiate pazienza, è lunedì :P

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  5. Molto interessate! Da quello che dicono i tuoi figli si evince però che dal punto di vista "umano" è meglio la scuola italiana, dal punto di vista di "mezzi messi a disposizione" meglio quella americana! Interessante anche quello che dice la tua bimba sulle ricerche! Io ho un ricordo bellissimo delle mille ricerche che si facevano un tempo, che credo ora non si facciano più tanto frequentemente!

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