Thursday, November 28, 2013

Four Letters Words

Qualche decina di minuti di sano cazzeggio nella hall del cinema ieri sera prima di Frozen.
Ovviamente: non sia mai che ti lascino li' a oziare quando hanno l'opportunita' di spremerti qualche dollaro per ammazzare l'attesa pre-spettacolo. La sala giochi contiene tutte le ultime novita' e qualche fiondata negli anni passati... cosi' a memoria:
  • Il gioco delle tazze e del piattello che, sospeso da un cuscino d'aria, deve essere usato per fare goal nella "porta" dell'avversario
  • Il Basket con i veri palloni
  • Le coppie di sediloni per le gare in macchina
  • Il gioco di caccia che, ora che hai cominciato a giocare, hai cacciato nella macchinetta dai 10 ai 15 tokens a seconda della campagna che hai scelto, delle armi che hai scelto, dell'ambientazione e dei vari accessori. (Da notare che la demo mostra accattivanti ragazze vestite - o meglio svestite - solo di pochi accessori a coprire le pudenda... MAH!)
  • Qualche sparatutto di Zombie (ovvio, e' la moda del momento)
  • Vari ed eventuali
Appiccicato a un muro della sala scopriamo il seguente cartello e ci pietrifichiamo in meditabonda meditazione tentando di fare l'elenco piu' completo di vocaboli di quattro lettere che rispondano alle definizioni dei riquadri piu' in basso del cartello; ovviamente da collocare opportunamente all'interno dei perimetri MILD e STRONG:
http://i.imgur.com/VbmNFvo.jpg

Questo cielo di fine Novembre...

...tirato quasi con il righello!

Avevamo gia' accennato QUI a questo fenomeno chiamato "October Sky".
Si verifica in particolari condizioni atmosferiche nelle primissime ore del mattino; assenza di vento, basse temperature, forte escursione termica tra la terraferma e il Lago Michigan.
Si forma questo muro di nuvole estremamente lineare che segue il profilo della costa in direzione Nord-Sud.
Appena il sole riesce ad affacciarsi, l'orizzonte diventa un delirio di rossi.

Questo il punto di osservazione rialzato di qualche centinaio di metri.

Wednesday, November 27, 2013

Emozioni semplici. O semplici emozioni.

La mia notte è stata costellata da sogni culinari: essere coinvolta per la prima volta nei preparativi per il ThanksGiving mi emoziona tanto. Per quanto mi diletti in cucina e mi piaccia tanto cucinare, questa volta devo cucinare qualcosa di tipico della tradizione Americana. Così preparerò del pane e la Sweet Potatoes Pie.
Sono giorni che spulcio ricette e faccio prove (devo preparare tutto con farina senza glutine).
Così stamattina, tutta contenta, sono andata a fare la spesa (ho dovuto comprare la cannella che non amo ma... devo adeguarmi!), poi caffè con l'amica e scambio di auguri. E scoprire con piacere che sono sempre più disinvolta nella conversazione. Altre commissioni e poi a prendere i ragazzi che oggi hanno fatto solo mezza giornata.
Una giornata SPLENDIDA seppur GELIDA (-12° stamattina!). Ma un tempo che mette gioia.
I preparativi mi emozionano.
Pranzare coi miei figli nel tepore di casa guardando la neve ancora lì, sul mio balcone (a queste temperature resterà lì ancora parecchio!).
Mamma e papà che hanno telefonato e hanno avuto la piacevole sorpresa di parlare coi nipoti.
Insomma, tutto volge al meglio.
Sono queste le cose che mi emozionano.
E da venerdì avvieremo il COUNTDOWN e dopo... via alle decorazioni di Natale! YEAH!

Monday, November 25, 2013

Siamo in anticipo

È arrivato. Un po' prima del solito ma è arrivato l'inverno. E stamattina sta deliziando le mie iridi con uno spettacolo bellissimo... soprattutto se si sta al di qua della finestra. I fiocchi di neve sembrano danzare una musica segreta suonata dal vento. Dal laghetto si alzano nuvole di neve che vengono trasportate silenziosamente da una parte all'altra. Forse c'è un ordine preciso in tutto questo. O forse no. Il silenzio della neve è quasi commovente e mi pare quasi di sentire una musica dolce fatta di campanelli mentre guardo i fiocchi danzare..

L'inverno qui non è fatto di umidità e pioggerelline. Qui l'inverno è gelido ma secco. Devi metterti ogni giorno la crema alle mani e alle gambe perché l'aria secca ti spacca la pelle. Il vento gelido ti entra nella giacca, nelle orecchie, nei vestiti...per arrivare alle ossa! Io odio l'inverno ma guardarlo da qui lo trovo affascinante. Poetico.
Non voglio fare andare i ragazzi a scuola con il bus: troppo freddo. Quindi li accompagno. E poi devo andare a fare delle commissioni. Che fatica uscire di casa da queste parti!


Poi uno pensa che noi siamo tanto a Nord e invece siamo più o meno all'altezza di Piombino. Semplicemente il Wisconsin è un'immensa pianura, non abbiamo alcuna montagna che ferma le correnti gelide che dal Canada scendono fin qui, e il grande Lake Michigan manda altra aria gelida. 

Ascoltavo la radio e hanno confermato: disolito queste temperature arrivano a Gennaio, non sono normali per Novembre... Rassegniamoci!
Comunque andare a comprare regali di Natale con questo tempo, mi ha messo tanta allegria!

Sunday, November 24, 2013

Farenheit vs. Celsius

Si stava bene. Una domenica all'insegna del "cazzeggio": puzzle, biscotti, zuppa, lettura...
Fuori una gran bella giornata ma la temperatura ci bloccava moralmente l'uscita. Poi io ho voluto impastare la pizza e la quasi totale assenza di mozzarella, ci ha costretti ad uscire almeno per comprare quella. Tutti insieme.
Sinceramente?
Stavo meglio in casa. Fa davvero un freddo bestia.
Ma come ha suggerito un amico che vive qui, meglio guardare la temperatura in Farenheit. Bisogna essere positivi nell'animo. Così sostituiamo quel

-12°C

con un più ottimistico
10.4°F
Ora quasi sudo!!!
Da domani tiriamo fuori sciarpa, berretto (che ODIO) e guanti!

Ah, il VERO uomo di casa, quello che ha 13 anni, è uscito con la felpa...

Friday, November 22, 2013

Riflessioni sulla lingua

Una delle cose che ci eravamo promessi di mantenere, mentre stavamo venendo qui, era la nostra italianità. Ma non avevamo un’idea precisa di quello che significasse veramente. O meglio, pensavamo di averla ma le cose sono cambiate strada facendo!

Inizialmente tutti, soprattutto gli insegnanti a scuola, ci consigliavano di parlare inglese in casa per abituare i ragazzi al dialogo e alla conversazione. Sinceramente non ci siamo riusciti. Era uno sforzo innaturale. Troppi vocaboli che ci mancavano. Cosa dovevo fare? Mettere in pausa tutti ogni volta che dovevo cercare una parola sul dizionario? (a proposito, piccolo consiglio pratico: www.urbandictionary.com!). No. Proprio no. Allora abbiamo usato una tattica differente: nel momento in cui abbiamo avuto la casa, abbiamo cominciato ad invitare amici vari dei ragazzi. E devo dire che si è rivelata la cosa migliore da fare: il dialogo fra coetanei è più naturale e spontaneo.

Ora invece tutti ci dicono di fare esattamente il contrario, ossia di continuare a parlare in italiano in casa!

Ma cosa sta succedendo ai ragazzi? Be’, una cosa a cui non avevamo pensato: vanno a scuola e imparano. Imparano cose nuove e quelle cose le imparano nella lingua locale, l’Inglese.
Un esempio. Mia figlia sta studiando la Geologia (ha preso 100% nel test!). Chiedetele di spiegarvi cosa sono nucleo interno, nucleo esterno, mantello, crosta. Non ne ha idea. Ma se le chiedete inner core, outer core, mantle, crust ve lo spiega MOLTO FACILMENTE... ma in inglese! E' ovvio, lei queste cose le sta imparando in inglese prima di averle imparate in italiano.
Forse mio figlio, avendo completato il ciclo delle elementari, ha meno problemi. Ma non stupitevi di sentire un miscuglio delle lingue in un dialogo. Oppure, da brivido ma comprensibile, le parole inglesi italianizzate: “Mamma posso engauttare con gli amici?” da HANG OUT= incontrarsi, passare del tempo insieme.

Ecco cosa dobbiamo affrontare. Correggerli? Sì, li correggiamo, ma difficile che cambi la cosa perché sarà sempre più facile che usino il vocabolo inglese che quello italiano finché sono qui. Poi quando saranno in Italia, impareranno… forse.

A questo punto diventa molto più importante mantenere le nostre tradizioni e la nostra cultura. Ed è diventata una mission. Sto imparando ad approfondire la nostra cultura e a divulgarla proprio perché è parte fondamentale di ciò che siamo. La nostra lingua è bella ed è amatissima da queste parti. Ma tutto, la lingua, il cibo, le tradizioni, sono legate alle nostre profonde radici. Quindi ci piace pensare di poter insegnare ai nostri amici cosa ci lega al nostro Paese.

E sapete una cosa? Da quando siamo qui stiamo imparando ad amare l’Italia più di quando ci vivevamo. E’ proprio vero che devi allontanarti dalle cose per capire quanto ti mancano!

Ma io in casa continuo a parlare italiano e a correggere soprattutto i tempi verbali. Ci tengo molto! E poi è un angoscia parlare in inglese con loro due: mi correggono in continuazione, facendomi poi perdere il filo del discorso. Quindi lascio perdere!!!

Thursday, November 21, 2013

E daje de Tacco e daje de...

... Bacco... nah, nah, nah, nah... niente a che vedere con la Sora Assunta!!!
Ultima comparsata del duemilasterisco all'Italian American Society. Cioe': va bene insalata, mostaccioli e polpette il terzo giovedi' di Gennaio del 2012, ok a Febbraio del 2012, meh a Marzo del 2012... aargh! a Ottobre del 2013... e triplice fischio a Novembre 2013! Quando e' basta e' basta, pero', figa! 
Un aspetto positivo c'e', tuttavia; per il secondo anno consecutivo arriva inaspettato il Tacco da 10 KG. alla lotteria pre-Thanksgiving... e insieme a lui, il Cabernet Sauvignon delle colline Californiane.


Viva i bar italiani!

Una delle cose che mi piace guardare, quando vado in giro, sono le persone "in vetrina", ossia le persone che, munite di pc o tablet o libri, stanno sedute nei Caffè fornite di rete wifi.
Chi studia, chi lavora, chi legge. Ho anche visto fare delle vere e proprie riunioni di lavoro in uno starbucks.
I locali sono sempre accoglienti e caldi e hanno musica in sottofondo.
Se ne stanno lì, in vetrina, incuranti dei turisti che passano e li guardano (ok, non sono più una turista anche se a volte mi ci sento ancora!). A volte sono stata tentata di fare una foto ma a quel punto forse non gradirebbero.

Ma quello che ancora proprio fatico ad capire è il drive thru, quel sistema per cui le macchine si mettono in coda, passano davanti ad un microfono, dicono quello che vogliono, poi più avanti pagano e ritirano quello che hanno ordinato. Ovvio devi avere già le idee molto chiare quindi io sono esclusa. Ma non è solo questo. E non è solo la pigrizia di tirare giù il culo scendere dall'auto ed entrare nel locale. E' proprio il concetto in sé. Voglio dire, io al bar ci vado per socializzare o, come mi è capitato, per leggere in attesa che arrivasse l'ora di un appuntamento, per chiacchierare con le amiche.
Se vado lì con l'unico scopo di fare colazione, preferisco farmela a casa: è più confortevole, più SANA e, soprattutto, più economica.

QUANTO MI MANCANO I BAR ITALIANI CON IL CAPPUCCINO E IL BUON PROFUMO DI BRIOCHE E I CAMERIERI CON CUI SCAMBIARE 4 CHIACCHIERE!!!

Sunday, November 17, 2013

Il canto delle...

... accompagnava la colazione stamattina!
 

Kenosha County Outdoor Warning Sirens

Outdoor warning sirens are activated for three conditions:

  • A tornado has been sighted by trained spotter/law enforcement.
  • National Weather Service sees rotation and believes the formation of a tornado is highly possible.
  • Severe thunderstorm warning with hurricane force winds (winds at or in excess of 74 mph).
The sirens do not sound for an "all clear" as warnings expire. As new warnings or sightings come about the sirens are sounded again. The investment of a NOAA all hazard weather radio will keep you appraised of the current weather situation and an "all clear" when the storm has passed.

Un dubbio ci sorge spontaneo... ma dove dobbiamo andare a infrattarci se i vicini del piano di sotto non ci sono e il loro basement e' inaccessibile?!?!?

Tuesday, November 12, 2013

Io, quella fuori dal coro

Stamattina, su suggerimento di Big Papi, mi sono letta tre post collegati di tre expat in cui si tolgono i famosi "sassolini dalle scarpe" (e per qualcuno trattasi di vere e proprie zavorre).
Chi ce l'ha con amici e parenti che fanno domande assurde, chi ce l'ha con amici e parenti che non fanno lo sforzo di andarle a trovare...alla fine loro si sono sfogate ma a chi legge rimane nelle orecchie la rabbia che hanno dentro. I post in questione sono: QUESTO, QUESTO, e QUESTO.

Anche a me vengono fatte domande stupide, anche a me chiedono di incontrarci quando vado in Italia e nessuno viene qui a trovarci. Ma...vediamo un po' le cose sotto un altro punto di vista.

Le domande stupide me le fanno anche qui (in Italia ci sono le formiche? o anche Se davvero B ha fatto tutto quello che dicono, perché continuate continuano a votarlo? Non sono stupide forse?). Insomma, accetto le domande "stupide" perché in fondo quello che in Italia arriva degli USA è quello che si vede nei telefilm. Se dovessi credere ai telefilm come Criminal Minds... non uscirei più di casa! O forse è più credibile Seventh Heaven??? Ma è quello il messaggio che arriva. E se noi qualcosa sugli USA lo riceviamo, e soprattutto lo studiamo, qui dell'Italia arriva ben poco e di sicuro non lo si studia se non per qualcosa sugli Antichi Romani.
C'era, fra i miei amici, chi mi diceva che prima o poi sarei venuta via dal paese dei balocchi e sarei dovuta tornare coi piedi per terra... già, perché qui sono proprio nel paese dei balocchi... che grande cazzata! Quella persona non è più fra i miei amici, sapevatelo!

Quando lo scorso Natale siamo tornati in Italia mi ero preparata a rispondere alle mille domande di genitori, fratelli e sorelle. E invece è stata tanta la mia delusione nello scoprire che non erano poi così interessati alla nostra vita qui dal momento che non mi hanno fatto nessuna domanda. Avrei preferito le domande idiote alla totale indifferenza, credetemi!

E per quanto riguarda il venirci a trovare... be', conosco la loro situazione economica e so che non è facile ora pensare ad una tale spesa. Oltre al fatto che so che hanno altre mete che preferirebbero visitare e gli USA non sono fra le preferite. Io, di venire qui, lo sognavo da quando ero bambina. Non mi interessa visitare le meraviglie del mondo, la Cina, Gerusalemme, la Siria, Parigi, Londra... Forse solo le Piramidi, ecco, quelle mi piacerebbe davvero visitarle. Ma io volevo venire qui. Guardavo il cielo e vedevo gli aerei e mi immaginavo su uno di quelli diretto in USA. Ora ho smesso di guardare gli aerei in cielo!
Noi abbiamo scelto di venire qui, nessuno ce l'ha imposto. E sinceramente, a parte momenti iniziali di totale sconforto, ora benedico quotidianamente questa scelta. Davvero! Quante volte penso a quanto mi piacerebbe far vedere certi posti ai miei genitori, far vedere la mia casa alla mia famiglia. Ma so che forse non succederà mai e che si devono accontentare di sapere che sono felice. Sì mamma, SONO FELICE. Amo la mia vita e la mia casa (vedeste in questo momento quanta luce entra!!!). E la mia famiglia. Amo ciò che sono e ciò che ho!

E comunque sono venute delle persone a trovarmi. Non erano parenti e non erano nella lista delle mie amicizie più care, ma ora sì: ora sono fra le persone che più adoro. E mi rendo conto, ci pensavo proprio ieri, che se non fossimo venuti qui, se non avessi creato questo blog, se non ci fosse feisbuk, non avrei avuto modo di conoscere queste persone MERAVIGLIOSE. E quindi, posso solo essere felice.
E quando vado in Italia, sono felice di essere accolta da tanto affetto degli amici e dei parenti. Scoprire che ci sono degli amici che stanno organizzandosi per venirci a salutare da diversi punti d'Italia... ma che bello è?

E anche oggi, 12 Novembre, nonostante la nevicata di ieri, nonostante i -5° (percepiti come -10° a causa del venticello) che ci sono fuori, SONO FELICE! C'è un sole meraviglioso che con il bianco della neve, è ancora più splendente.
Non ho nessun sassolino nelle scarpe da togliermi (a volte usare le ciabatte può avere dei vantaggi!).

L'unico sassolino che potrei togliermi è che vorrei davvero che i miei genitori si sforzassero di più nell'usare Skype... più per loro che per me.

E scende giù dal ciel.....NEVE!


Sunday, November 10, 2013

Come and play with us...

http://ita2usa.blogspot.com/2013/01/poscia-piu-che-l-dolor-pote-l-digiuno.html
Forever...
http://ita2usa.blogspot.com/2013/01/poscia-piu-che-l-dolor-pote-l-digiuno.html
... and ever...
http://ita2usa.blogspot.com/2013/01/poscia-piu-che-l-dolor-pote-l-digiuno.html
... and ever!
http://ita2usa.blogspot.com/2013/01/poscia-piu-che-l-dolor-pote-l-digiuno.html

Thursday, November 7, 2013

Gasolina sotto i $3 il gallone

... registriamo!

http://www.wisconsingasprices.com/Price_By_County.aspx?z=7&lat=42.598402&long=-88.044225&ft=A&tl=48

http://www.wisconsingasprices.com/Price_By_County.aspx?z=7&lat=42.598402&long=-88.044225&ft=A&tl=48
Interessante anche la distribuzione dei prezzi nello stato del Wisconsin

Update: Nov 9th, 2013

Fatto benzina oggi... $2.949/Gal

Sunday, November 3, 2013

Engine... Ladder... Battalion!

Dolcetto o... giretto... o entrambi!
L'antefatto:
Halloween sotto tono ad Avalon; la proprieta' non ci mette proprio nulla per incentivare addobbi e rigurgiti artistici tant'e' vero che, nello scorso bulletin, i residenti erano stati invitati a evitare arredi e decorazioni sulle parti comuni (un po' come era gia' successo a Natale scorso con luci e festoni natalizi).
I misteri misteriosi di questi pruriti in contro tendenza con il resto della contea; mah!
I bimbi hanno preferito a questo punto dirottarsi verso altri quartieri piu' permissivi e frequentati anche da comuni compagni di scuola.
Risultato: il secchione preparato in casa per accogliere i Trick'r'Treaters rimane sostanzialmente intoccato e fa salire l'urgenza nell'inventarsi una possibile destinazione alternativa per tanto ben di dio! (Inutile sottolineare che il bottino raccolto in terra di White Caps dai due marmocchi era piu' che sufficiente fino almeno al ringraziamento)
Pensa che ti pensa, ci soccorre l'amico Firefighter Patrick che ci toglie dall'imbarazzo invitandoci a donare a lui e ai suoi colleghi il tesoro inviolato.
Giro in giro della domenica mattina e destinazione finale alla Station 4 di Kenosha.
Sembra deserto, ... solo apparentemente, pero'. Lo chiamiamo e ci dice che sara' in stazione in una manciata di minuti.
Al suo arrivo, per la gioia di grandi e soprattutto piccini... parte la visita guidata e interattiva alla Station... enjoy:

R E S P E C T
Uniformi, Pantaloni, Stivali e Caschi
Per indossarli piu' velocemente pantaloni e stivali sono sistemati in questo modo e ai lati di entrambi gli stivali sono presenti due specie di maniglie.
Si tirano su le braghe
Ci si sistema un po'
Su il giaccone da 10 Kg. solo lui
Un po' grossino, eh?!
Ecco l'altro pompiere in azione
Lento, Lento, Lentooooo!
Tadaaaaaa!!! Probationary Firefightress pronta!
Il Firefighter con manie di Fonzismo, pronto!
Ma che paura mi fanno!
Ma quanto sono cool?!?!?!
Hanno anche un ristretto gruppetto di 4 donne in squadra.
"Engine": autopompa 1
"Engine": autopompa 2
Ambulanza
Pesano, eh, ciccio?!?!?!
20 chili di bombola e respiratore.
Francy al test bombola... si e' rischiato l'effetto tartaruga schienata
Il famoso palo da cui si campano giu' i Pompieri appena svegliati da un'emergenza. Quelle specie di botole triangolari si aprono appena viene applicata una pressione in verticale al palo.)
Un po' di tools e attrezzature varie "apriscatole"
Divaricatore idraulico (hydraulic spreader); solo lui pesava circa 25 Kg.
E sembra pure una personcina seria
Ancora l'autopompa
E un'altra pilota
Impressionanti davvero
E pure belle a vedersi
I due neo pompieri alle prese con le leve idrauliche dell'autopompa
Dettaglio
Ancora leve e indicatori di pressione
E ancora
E rubinetti
L'ambulanza
E il monitor + defibrillatore portatile
Monumento a commemorazione di compagni Missing in Action
Allora... un'altra serie di curiosita':
  • Quanto raccontato nel telefilm "Rescue Me" sulla vita e sul lavoro dei pompieri e' sostanzialmente vero
  • Non c'e' una vera e propria gerarchia o se c'e' e' molto piatta:
    • Il capitano (lieutenant)
    • I piloti (drivers - si alternano un po' tutti i componenti della squadra)
    • I pompieri (firefighters)
  • La chiamata di emergenza per i pompieri (annunciata agli altoparlanti, da cui dipende il veicolo e l'attrezzatura con cui escono dalla stazione) normalmente a' articolata cosi':
    • "Engine" (l'autopompa)...
    • "Ladder" (l'autoscala)...
    • "Battalion" (il caposquadra - Battalion Chief)...
    • una breve descrizione dell'emergenza e della localita' da raggiungere
  • A prescindere dal tipo di emergenza, escono comunque sempre l'autopompa e l'ambulanza. Le ambulanze, in generale, non partono dagli ospedali ma dalle stazioni dei pompieri
  • L'uniforme, l'equipaggiamento e l'eventuale persona soccorsa richiedono al pompiere doti fisiche in grado di poter sopportare un peso complessivo intorno ai 160 Kg.
  • In condizioni di emergenza, passa un minuto scarso tra l'annuncio ai pompieri nelle loro brande e l'uscita dalla stazione dei veicoli con l'equipaggio
  • La "Ladder" impiegata da loro raggiunge i 33 Mt. di altezza (un palazzo di 10 piani)
  • A causa della mancanza di fondi destinati ai pompieri, per il recruiting della loro stazione avevano solo 9 posizioni disponibili e si sono presentati in 400.
    • Sono richiesti test fisici, psicologici, attitudinali e specialistici
  • 7 stazioni servono la Contea di Kenosha (100.000 abitanti circa)
  • La stazione 4 riceve mediamente 8 chiamate al giorno che salgono a circa 15 durante i giorni di festa e nei weekend
  • Il numero di chiamate e' maggiore nelle zone degradate della citta' (ghetto)
  • La maggior parte delle chiamate arrivano per incidenti causati da guida in stato di ebbrezza
Ultima annotazione e per non farci mancare proprio niente...

Al termine della nostra visita, quando stavamo assistendo alla dimostrazione di alcune delle attrezzature dell'ambulanza e ancora in una situazione di deserto e calma apparente, e' suonato l'allarme.

Patrick ha teso le orecchie per capire di cosa si trattava. In quel preciso istante, dal nulla, sono apparsi almeno un altra decina di persone. Una stava per scaraventarsi sulla testa di Ste scendendo giu' dai famosi pali.

A quel punto la nostra guida ci ha detto: "Vabeh... io devo andare". Ci siamo quindi affrettati verso l'uscita, in mezzo a un brulicare di pompieri in configurazione da guerra, e siamo corsi davanti alla Stazione da dove sono partiti a sirene spiegate.