Thursday, March 15, 2012

Paese che vai, usanze che trovi

Ieri sera/pomeriggio sono stata invitata da un'amica. Alle 6.30 ma le avevo detto che sarei arrivata prima perché portavo mio figlio all'allenamento e poi sarei andata da lei direttamente.
Così ho potuto stare un po' con la famiglia, o meglio, con parte della sua famiglia prima che arrivassero gli altri ospiti. Piacevoli conversazioni.
Poi arrivati gli altri ospiti.
Abbiamo chiacchierato e poi c'era uno spuntino. RICORDATEVI che a quell'ora avevano tutti cenato e per noi invece era ora di cena!
Be', per noi è stata una vera e propria cena ma loro li chiamano appetizer... urka!
Mentre eravamo tutti in cucina a chiacchierare e mangiare, sono arrivati 2 dei 4 figli della mia amica. Età fra i 16 e i 19 anni. A parte tatuaggi e orecchini, quelle sono libere scelte (mio figlio la sbatto fuori di casa!!!!). Questi due ragazzi (un ragazzo e una ragazza) sono arrivati senza salutare nessuno degli ospiti, hanno aperto il frigo, si sono presi qualcosa che hanno piazzato nel microwave, e se lo sono mangiato chiacchierando... come se noi fossimo fantasmi. Nemmeno un "buonasera" o un crepa... niente. Io i miei figli li avrei appesi al muro. Invece mi è parso che a nessuno la cosa importasse più di tanto. Credo che questa sia proprio la norma.

Possibile?

Possibile che entrando in casa e vedendo 6 persone che non appartengono alla famiglia, il cervello non ti mandi il comando "saluta"??? Ma che tristezza infinita.

6 comments:

  1. si chiama adolescenza.

    vedi che non sei mai venuta l'ultimo anno della scuola genitori!!!

    barbara f.

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  2. Ciao!
    ho letto la tua intervista su "voglio vivere così" che seguo perchè spesso e volentieri io e mio marito diciamo che un' esperienza all' estero ci farebbe tanto bene e ci piacerebbe dare delle opportunità anche ai nostri figli (sono 3 di 9, 5 e 2 anni) e gli States, ovvio, sono tra le nostre ipotesi preferite;)
    Quindi ho pensato di seguire il vostro simpatico blog e sse non ti dispiace ogni tanto farti qualche domanda
    ad esempio: opportunità lavorative, la crisi ha colpito anche gli USA? che possibilità ci sono x chi viene da fuori? mio marito è un consulente informatico anche lui ed è il suo lavoro che traina l economia familiare.
    Or mi fermo, se no non mi vuoi più tra i tuoi "comments"
    Grazie

    Ciao Francesca :)

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  3. ahahahahh, mi immagino la scena!!!!
    capisco e condivido le tue perplessità, però mi viene da sorridere, forse perchè mi tornano in mente certi film americani!!!! ;-)

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  4. Hai ragione, una vera e propria tristezza. Purtroppo è tipico dell'adolescenza, ma i genitori?

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  5. Mi spiace ma non condivido il pensiero "è tipico dell'adolescenza". I miei figli e i figli delle persone che frequento non si sono mai permessi di non salutare per buona educazione, gli ospiti occasionali nella nostra casa. E se dovesse succedere, ma ripeto non succederà mai, li rivolto come un calzino davanti ai nuovi arrivati. Possono anche non essere in armonia con noi genitori, ma la buona educazione verso l'ospite è sacra.
    Antonella Rizzolo

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  6. Anto, anche per me vale la stessa cosa ma... se vivi in un paese dove le "buone maniere" sono diverse cosa puoi fare?
    A me fa schifo chi rutta eppure in alcuni paesi non ruttare dopo un pasto significa che non hai gradito... cosa fai?
    E' tutto tutto tutto diverso qui!

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