Thursday, December 27, 2012

Il Bianco Natale...

... e' solo a Kenosha...

Dec 27, 9aCST (4pCET)

Wednesday, December 19, 2012

Lasciamo la casa in Buone Mani!!!

 


Non lo sapevo!

18 Dicembre, Giornata Mondiale del Migrante

E grazie ad un'amica oggi ho letto queste parole. Non avete idea di quanto le sento vere!


Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo.

Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

Haruki Murakami
 Purtroppo solo chi ha provato a vivere lontano dalle proprie radici può capire.

Tuesday, December 18, 2012

Babbo Natale per gli expat

Qualche giorno fa Santa Claus ha inviato una lettera ai miei pinguinetti. Non sto a raccontarne il contenuto che è cosa privata, ma annunciava che, sapendo del loro imminente viaggio in Italia, avrebbe anticipato la consegna dei regali. Avrebbe mandato un elfo a fare la consegna.
Ho poi saputo dalle mie amiche expat, che anche da loro ha fatto la stessa cosa.
E così la notte fra sabato e domenica i ragazzi si sono trovati la sorpresa dei regali sotto l'albero.
Increduli, perché Santa aveva annunciato l'arrivo per il 18 dicembre, oggi, invece ha colto tutti impreparati.

L'elfo ha dimenticato di evidenziare il destinatario sui pacchetti: mentre la ragazzina, perplessa, cercava di trovare una soluzione per capire di chi era cosa, il ragazzo non si è fatto prendere dal panico e ha preso il primo pacco davanti a sé e l'ha aperto! (credo sia la differenza sostanziale fra un ingegnere -senza offese per mio padre- e un informatico!!!).

Eccitati, felici hanno accolto con estremo piacere ogni dono arrivato. Nessun errore, anche le misure dei capi d'abbigliamento erano quelle giuste.

GRAZIE SANTA CLAUS!!!


Saturday, December 15, 2012

Request for Prearranged Absence

Ancora una sciacquata di stupore quando, per prolungare leggeremente la permanenza in Italia, cerchiamo di strappare un paio di giorni al calendario scolastico.

Ecco cosa ci viene richiesto di compilare e cosa ci viene restituito a valle dell'approvazione di ogni singolo insegnante!


Tuesday, December 11, 2012

389...

Il 28 Novembre 2011 ero a Roma con i miei figli. I miei genitori si trovavano lì in occasione di un importante compleanno e noi dovevamo andarci per un appuntamento in Ambasciata.
Mio zio, che normalmente vive a Miami ma che era lì anche lui per il compleanno speciale, ha fatto in modo che ci trovassimo tutti riuniti intorno ad una pizza romana. Eravamo in più di 20 e ho visto cugini che non vedevo da decenni e figli di cugini che non avevo nemmeno mai conosciuto!


Il giorno dopo siamo andati alla stazione a salutare i miei genitori che partivano per tornare a casa loro a Ivrea. Noi saremmo ripartiti direttamente da Roma.


Li rivedrò proprio a casa loro, a Ivrea il 22 e saranno trascorsi ben 389 giorni
da quando li ho abbracciati l'ultima volta, quel 30 Novembre 2011, davanti ad un binario della Stazione Termini di Roma.

E stamattina pensavo proprio a questa cosa e mi sono messa a piangere. Un pianto liberatorio. Un pianto di commozione. Pensavo a che effetto farà riabbracciare un proprio famigliare dopo più di un anno. Pensavo: chissà se qualcuno ci viene ad accogliere all'aeroporto. Pensavo a come reagirò io, a come reagiranno i miei figli.
Io amo stare qui. Amo tantissimo vivere qui e tutti noi siamo estremamente felici di vivere qui, nonostante le mille difficoltà che si possono incontrare. Ma sono due cose diverse: la gioia di vivere qui e la nostalgia non si annullano a vicenda. Altrimenti non avremmo un cuore!

Per concludere... non vediamo l'ora di arrivare in Italia e riabbracciare tutte le persone che più amiamo!!!

Sunday, December 9, 2012

Un filippino e 4 italiani...

Ieri sera siamo andati a cena da un collega filippino di Big Papi. Voleva ricambiare varie cene italiane con una filippina. E così siamo andati. Ammettiamo la titubanza iniziale non avendo assolutamente idea di cosa potevamo aspettarci. Avevamo comunque pronto il numero di Pizza Hut!

Siamo arrivati come previsto alle 6.
In casa aleggiava un profumo gradevole. La tensione del cuoco si tagliava col coltello: tanto preoccupati noi quanto lui. Il suo timore era quello di competere con la cuoca italiana!!!
Abbiamo aiutato a preparare tavola, all'americana, ossia senza tovaglia.
Abbiamo gustato, ADOBO, un piatto a base di carne di pollo e maiale con salsa di soja e aceto. BUONISSIMO e la carne particolarmente tenera. Da mangiare con riso.
Dopo ci ha presentato il PANCIT, un piatto che normalmente si prepara per le occasioni speciali, visto che noi siamo ospiti speciali.

Noi avevamo portato il pandoro per una mescolanza di Italia e Manila!

Dopo cena abbiamo giocato a taboo ed è stato BELLISSIMO: un filippino e 4 italiani che giocavano a taboo in inglese. Ma ci siamo divertiti tanto ed è stato un eccellente esercizio linguistico. Per nulla facile.
Ovviamente, manco a dirlo, le ragazze, io e la pinguinetta, abbiamo stracciato i maschietti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ora dobbiamo procurarci il gioco perché ci è piaciuto troppo!!!

Saturday, December 8, 2012

Segnaliamo un interessante tema...

...da non sottovalutare...


Le conseguenze possono essere estremamente spiacevoli (come segnalato nell'articolo).
E a noi capita spesso di dimenticare che la nostra cultura non e' come la loro e che qui, raccontare una bugia, a volte costa molto di piu' di qualsiasi reato si voglia coprire o stemperare con la medesima!
Ma attenzione anche alle innumerevoli differenze legali e penali che ci sono da stato a stato.

Wednesday, December 5, 2012

Mamma Pinguina si racconta

La mia carissima amica Alessandra si è da poco trasferita in Canada e ha voluto "intervistarmi" per conoscere un po' la nostra storia. La potete leggere qui:


Fatemi sapere cosa ne pensate!

Monday, December 3, 2012

La nuova geografia

C'era una volta una barzelletta...
La maestra interroga Pierino:
- "Pierino, parlami dei 5 Continenti"
- "Dunque, i 4 Continenti sono 3: Asia e Africa"

Oggi la barzelletta è cambiata (e noi non lo sapevamo!):
La maestra interroga Pierino:
- "Pierino, parlami dei Continenti"
- "Dunque, i 5 continenti sono 6: Nord America, Sud America, Europa, Asia, Africa, Australia e Antartica"



Monday, November 26, 2012

Pinguini genitori orgogliosi dei pinguini figli

Oggi la pinguinetta ha ricevuto dei complimenti dal maestro stupito dalla velocità con cui apprende la ragazzina e dal fatto che in spelling ha A+ (che è come il nostro 10 e lode, il massimo possibile!).

Poi il pinguinetto ci dice
"Ah, oggi ho fatto il mio speech!"
"Bene e com'è andato?"
"Mi pare bene, non lo so. Lo puoi leggere se vai sul Campus"

Dovevano scrivere il discorso che vorrebbero fare il giorno del loro Diploma. Ed eccolo il suo speech:

“You cannot direct the wind but you can adjust the sails”

          You cannot decide your future but you can make it better, by doing something. Even a small thing can change your future in a bad way or in a good way at any time. People say that a flying butterfly in Japan can cause a Hurricane in Louisiana. You can change your future and other people’s future. I remember this one time: we were at Mc. Donald’s after a field trip; all the other students were heading to the bus. I still had food to finish, I saw Mr. Zettle cleaning up the tables, I watched him for one second and I said to myself: “Go help him”, and so I did. Few weeks later I received the Kindness Award, I didn’t know why until the ceremony day when they told me that the Award was for that small act of kindness, and this demonstrate that with such small things that you do every day you can make your future better and better.

          Everybody knows what the good and bad things are. Make your own decisions but just remember what’s right and what’s wrong.
Non aggiungo altro...

Per i "diversamente linguistici"!
“Non puoi indirizzare il vento ma puoi orientare le vele”

          Non puoi decidere il tuo futuro ma puoi migliorarlo, facendo qualcosa. Anche una piccola cosa può cambiare il tuo futuro, nel bene o nel male, in ogni momento. La gente dice che il volo di una farfalla in Giappone può scatenare un uragano in Louisiana. Puoi cambiare il tuo futuro e quello di altre persone. Io ricordo questo: eravamo al McDonald dopo una gita scolastica; tutti i miei compagni erano andati sul bus. Io dovevo ancora finire di mangiare, ho visto Mr. Zettle pulire i tavoli e mi sono detto "Aiutiamolo", e così feci. Qualche settimana dopo ho ricevuto un Kindness Award, non sapevo per cosa finché non sono andato alla cerimonia dove mi hanno detto che l'Award era per quel piccolo gesto di cortesia. E questo dimostra che un così piccolo gesto che fai ogni giorno, può rendere il tuo futuro sempre migliore.          
         Tutti sanno quali sono le cose giuste e quelle sbagliate. Prendi la tua decisione ma ricorda sempre cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Saturday, November 24, 2012

I pinguini, anzi LE pinguine e il Black Friday

Dopo la lunga giornata del Thanks Giving, è arrivato il tanto atteso momento di sederci tutti intorno ad un tavolo ricoperto di brochure sugli sconti del famigerato BLACK FRIDAY !!!

Prima un po' di storia e poi il nostro racconto:

Il termine BLACK FRIDAY è stato coniato a Philadelphia nel 1961 per descrivere la folla di pedoni che si riversavano sulle strade nel giorno di inaugurazione delle spese natalizie, storicamente il giorno dopo il Thanksgiving. Solo nel 1975 è uscito dai confini di Philadelphia ed ha assunto un nuovo significato: l'espressione in the black viene usata per indicare il momento in cui i rivenditori cominciavano ad avere un profitto.
Per molti anni i rivenditori aprivano i negozi alle 6 del mattino o anche alle 5. Da un anno alcune grandi catene aprono a mezzanotte.
La gente si mette in fila davanti ai negozi per potersi accaparrare la merce in offerta prima che gli Unni facciano manbassa e lascino alle loro spalle solo un vero e proprio casino.
Ma ora veniamo a quello che è stato il nostro primo Black Friday. Non che avessimo davvero bisogno di qualcosa ma volevo viverlo e annusarlo, questo BF. Avrei preferito l'antica tradizione di alzarsi alle 4 del mattino e andare a fare la fila davanti agli store... sono arrivata con un anno di ritardo! Alle 9 ci siamo diretti verso il primo store dove gli Unni erano già passati lasciando solo ammassi di merce non ben definita e commessi nervosi o anche inferociti. Credetemi: è stata la prima volta che ho visto un commesso rispondere male ad un cliente da quando sono qui. Non è cosa comune!!!
Nulla di fatto. Delusione dal primo store.
Secondo store: la mia amica ha trovato quello che cercava e io ho preso un DVD per la pinguinetta (se lo meritava tutto) a metà prezzo. Ma ci è costata una coda di 1 ora e mezza alla cassa... i piedi urlavano vendetta e pure la schiena.

Terzo store: io ho acquistato un libro A PREZZO PIENO e uno snack per la pinguinetta. Era mezzanotte ormai. Siamo tornati a casa... Ma non temete: lo voglio rifare l'anno prossimo: da sola così posso girare i negozi che desidero e impiegarci quanto desidero!

I pinguini e il Thanksgiving

E così è finalmente arrivato anche il PRIMO THANKSGIVING dei pinguini e abbiamo potuto celebrarlo in una vera famiglia americana.

Qualche giorno prima papà pinguino in una "raffle" aveva vinto questo:


Un enorme tacchino che occupava 3/4 del freezer! Non avrei mai saputo come cucinarlo e allora mi sono rivolta all'esperta: essendo stati invitati dalla mia amica Cara (è il nome!) per celebrare il TG, l'ho chiamata per dirle che, oltre al dessert come previsto, potevamo fornire il turkey a patto che lo cucinassero loro!!!

Il pranzo, a discapito delle usanze americane, era previsto per le 2 (per via di una sorella che lavorava) ma noi avevamo promesso di arrivare con un po' di anticipo per aiutare nei preparativi. (la foto aspetto che me la mandi Cara).

Nel frattempo c'era la pinguinetta arrampicata su una sedia per paura del cane e il pinguinetto...


distraeva il cane mentre la pinguinetta restava al di qua del vetro!!!
La gente cominciava ad arrivare e qualcuno cominciava a tagliare il famigerato tacchino... no: I tacchini perché eravamo 30 e uno non bastava!










Era delizioso. Il nostro poi era affumicato... UNA VERA GODURIA PER LE PAPILLE GUSTATIVE!!!





Mashed potatoes (comunemente chiamato purè di patate!), un tortino (molto buono) di mais e non so che altro, un altro sformato, i 2 tipi di tacchino, le patate dolci (molto buone).
Ho dimenticato di fotografare tutti i dolci ma ho fotografato questo:


E dopo la mangiata relax, tapping, chiacchiere...





Ho dimenticato una cosa molto importante! La giornata, che era iniziata con una pinguinetta in piedi su una sedia per paura del cane, è finita così:

Tuesday, November 20, 2012

Mamma pinguina e il volontariato

[post scritto il 1° Novembre 2012 ma pubblicato oggi perché l'avevo dimenticato!!!]

C'è un pallido sole ma l'aria è gelida e pungente.
E' giovedì e mio figlio sa che è il giorno della Library. Se lo ricorda per associazione di idee: nel quartiere della scuola della pinguinetta è il giorno della raccolta del garbage e a bordo strada ci sono i bidoni e lui associa questo fatto con il giorno della library... anche io veramente!
Lascio a scuola prima la pinguinetta, poi torno indietro a scaricare il pinguinetto e poi ritorno a scuola della pinguinetta. Eh lo so: gli orari di ingresso a scuola non mi sono favorevoli quindi mi tocca fare due giri.
Col pinguinetto intanto si parla di elezioni.
"Mamma, secondo te dovrebbero rimandare le elezioni? Visto che dopo Sandy per molti diventerebbe difficile recarsi a votare".
"Già, scusa non ci avevo pensato. Forse hai ragione."
Aspettiamo che aprano le porte, lo saluto e mi ri-avvio verso l'altra scuola.
Entro e vengo accolta dal primo buongiorno: all'ingresso ci sono due segretarie, una molto calorosa (e sempre accaldata) che saluta con un caldo e sonoro "HELLOOOOOO", l'altra un po' più timida ma sempre sorridente...
Firmo il registro, guardo l'orologio per segnare l'ora di ingresso. Alle mie spalle l'ufficio del Principal. Se non ha nessuno la porta è aperta e comunque è a vetri quindi anche solo un cenno lo fa. E mi accoglie con un "Goodmorning Renada" (la T del mio nome è diventata una D).
Poi mi avvio verso la library e vengo accolta dalla Library Lady con un caloroso benvenuto. E' dolcissima questa donna, davvero. E con lei spesso chiacchieriamo di usanze e tradizioni italiane. E' molto interessata. Ieri mi diceva che anche lei ora vuole provare a bere il tè con sua figlia il pomeriggio e a spostare l'orario della cena. Non so se lo farà ma mi piace sapere che vuole provarci!
Finito di sistemare tutti i libri che i bambini hanno restituito, vado ad aiutare gli insegnanti in classe. E mi ritrovo in corridoio, su una scala ad appiccicare fotocopie di copertine di libri per ricordare che a breve iniziano i gruppo del B.O.B. (Battle of the Books). E intanto passano insegnanti, altri genitori che, come me, son lì per aiutare la scuola, quelle splendide persone che sono gli Assistenti Sociali e si chiacchiera, mi salutano, mi chiedono come sto...
Poi incontro l'insegnante di mia figlia e chiedo aggiornamenti. L'insegnante di disegno che mi mostra i capolavori di mia figlia. Poi la tutor... e il tempo passa e io mi riscopro FELICE.

E' finito: il mio contributo per oggi è terminato. Ora ho una casa a cui pensare.
Ho fatto quello che dovevo fare e posso tornare a casa. Mentre esco incontro mia figlia in corridoio che sta andando a pranzo. La saluto e mi pento di non essermi portata il pranzo per pranzare con lei. Lo farò settimana prossima. Sì perché qui i genitori possono portarsi il pranzo e sedersi con i loro figli a mangiare.

Esco piena di entusiasmo. Il cuore gonfio. Mi fermo davanti all'ingresso e guardo per terra dove ci sono i nomi di coloro che hanno fatto una donazione e si sono meritati un mattoncino con il loro nome. So per certo di aver messo anche io un mattoncino, anche se non c'è quello col mio nome.

Sunday, November 18, 2012

I pinguini e il "dress code"

Nel regolamento scolastico ci sono 2 pagine dedicate al dress code, al codice di abbigliamento. Non sono richieste divise o grembiuli, ma certo non è corretto andare a scuola con i pantaloni più bassi delle mutande o con i leggins senza una maglia lunga sopra. E fin qui non ci vedo nulla di particolarmente strano.
Nemmeno nel divieto di vestirsi richiamando l'abbigliamento o i colori delle gang o magliette che inneggiano l'uso di alcool, droghe...
In fondo alla seconda pagina leggo:
"Inappropriate attire:
See through fabric without opaque fabric lining;
Pajamas, undershirts or undergarments as outerwear;"
TRADUZIONE
Abbigliamento inappropriato:
vestiti trasparenti senza qualcosa sotto; 
Pigiama o canottiere usate come abbigliamento "esterno"

Un italiano direbbe "pigiama?" e certo... ma che ci trovate di strano? Se non lo specificassero non avete idea di quanti ragazzi si presenterebbero a scuola in pigiama! Se vedeste quante sono le mamme, ma anche le ragazze, che vedo a far la spesa col pigiama...

Anche questa è l'America, quella che non ti giudica per come ti vesti.

(P.S. io vieterei anche l'uso di ciabatte e shorts quando ci sono -5°... !!!)

Friday, November 16, 2012

Allestiamo la caffetteria in 3 semplici mosse

Vi faccio vedere come viene allestita la caffetteria nella scuola della pinguinetta?

Ecco come si presenta al nostro arrivo:

 

E ora...

E UNO... 


...E DUE... 

...E TRE!!! Tavoli pronti per essere allestiti per la Fall Harvest Festival!!!
 

(Apparecchiata da mamma e figlia pinguina!)



Vi lascio in sospeso sulle procedure di pulizia ma vi anticipo una cosa: viene fatta da UNA SOLA PERSONA!

Nella scuola del pinguinetto è uguale solo che i tavoli sono rotondi (a parer mio più piacevole!)

Thursday, November 15, 2012

La pinguinetta e il GRANDPARENTS WEEK

Ogni anno, in questa settimana, nella scuola della pinguinetta il PTA (Parents Teachers Association) organizza il Granparents Week. Si tratta di invitare nonni o altri parenti a fare pranzo con i bambini.
"Casualmente", ma non troppo, coincide con la settimana della Book Fair (Fiera del Libro) che si tiene nella biblioteca scolastica. Ma non importa: per un buon libro son sempre soldi ben spesi.

Come funziona?

Nell'orario del pranzo (cambia fra i diversi gradi) i nonni, o altri parenti, si presentano davanti alla mensa della scuola ad aspettare che arrivi il proprio nipote e pranzano insieme. Nel nostro caso non essendo possibile, purtroppo, far venire nonni o qualunque altro parente, ho fatto io le veci facendo una piacevole sorpresa alla pinguinetta e portandole un graditissimo PANE E NUTELLA!!!
Gli altri parenti hanno optato per un "piacevole" pranzo del McDonald o Subway o altri fastfood... niente pranzi casalinghi... non sia mai! E vedeste quali espressioni estasiate questi bambini nel vedersi davanti il loro panino preferito e la loro bibita preferita...

Dopo il pranzo agli adulti è stato offerto del caffè (ok, faceva schifo per il caffè a cui siamo abituati noi italiani, ma era caldo e ne avevo bisogno!).
Poi chi voleva poteva andare, sempre col nipote, a fare un giro nella biblioteca a vedere i libri esposti per la fiera e comprarne.

Nel nostro tavolo, di fronte a noi, c'era un nonno che faceva domande alla nipote: "In che classe sei? Ah sei in quinta? E qual'è la tua materia preferita? Matematica! Bene e cosa fate di matematica? Quindi questo è l'ultimo anno qui e poi l'anno prossimo dove frequenterai le medie?"... pareva un nonno che non avesse mai parlato con la nipote... mi ha messo una certa tristezza. Ma le ha portato il pranzo del McDonald... !!!

Cibo a parte, credo comunque sia un'iniziativa lodevole!!!

I pinguini e la tradizione del Natale



Ho un ricordo nitido e piacevole della tradizione natalizia di casa mia.
L’8 Dicembre era il giorno in cui si cominciavano gli allestimenti: si andava a prendere l’albero al vivaio, poi si andava nel bosco di Montenavale a prendere il muschio. A casa allestivamo l’albero, mia sorella e mio papà erano gli addetti al controllo luci: ogni anno c’erano delle luci da sistemare! Poi con il muschio facevamo il presepe e aggiustavamo le statuine di gesso rotte.
Quello era il giorno in cui cominciavano gli allestimenti natalizi anche nelle città e tutto si illuminava. Si scriveva la letterina a Babbo Natale...
Non come ora che è tutto in plastica, gli alberi si comprano già fatti, il muschio finto, le statuine in plastica e tutto è pronto a metà novembre...
Poi, si partiva per Roma: prenotavamo un’intera cuccetta essendo noi in 6 e si partiva. La mattina del 23 si arrivava a Roma e si andava diretti a casa di mia nonna. Era lì, seduta sul letto che ci aspettava!
E i preparativi fervevano con tanta gente. Se andava bene eravamo in 14 a tavola ma ricordo di una volta che eravamo 21.
Facevamo il cenone della vigilia, dopo cena giocavamo a 7 e ½ e a tombola e poi, poco prima di mezzanotte, tutti i bambini via! Chiusi in una stanza perché non dovevamo vedere Babbo Natale altrimenti la magia finiva!
Quando Babbo Natale andava via ci chiamavano e ci mettevamo in fila dalla più piccola (io) al più grande (mio cugino Marco) cantando Tu scendi dalle stelle. Entravamo in una sala piena di regali raggruppati per ciascuno di noi.
Il giorno di Natale si andava a messa, poi si pranzava col brodo e gli avanzi e poi si andava in giro per Roma.
Rientravamo a casa dopo capodanno.
Poi siam cresciuti e la comparsa di fidanzati/e ha reso sempre più complicata la logistica della partenza. Così abbiamo cominciato a festeggiarlo a casa nostra. Il cenone della vigilia a base di pesce è rimasta una tradizione indissolubile. Sempre uguale: poco prima di mezzanotte i bambini sparivano e tornavano cantando Tu scendi dalle stelle.

Ora si festeggia nella tavernetta dei miei genitori. Ma siamo cresciuti così, per non caricare mia mamma di troppo lavoro, ci dividiamo il menù e ognuno prepara qualcosa.
Quei bambini in fila che cantano “Tu scendi dalle stelle” ora sono i nostri figli.
E la tradizione, così, non si perde e passa di generazione in generazione.

Ma intanto, essendo negli USA, ci prepariamo a festeggiare il Thanks Giving, settimana prossima, a casa di un’amica.

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Questo post partecipa alla staffetta tra blogger che ogni 15 del mese parlano dello stesso tema ognuno a modo suo! Ecco l’elenco dei blog partecipanti:


Casa Organizzata - www.4blog.info/casaorganizzata
Samanta Giambarresi - http://samantagiambarresi.wordpress.com/
Sanzio e Monica Tosi - www.monicc.wordpress.com
Parola di Laura http://paroladilaura.blogspot.it Una Mamma nel Web http://unamammanelweb.blogspot.it
Bimbiuniverse http://bimbiuniverse.blogspot.com
Original watercolour paintings and more www.francescalancisi.blogspot.com
simona elle - http://www.simonaelle.com/
stellegemelle - http://www.stellegemelle.com/
Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it
Io mi piaccio http://iomipiaccio.blogspot.com
Pattibum http://pattibum.wordpress.com/tag/di-blog-in-blog-2/
Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.com
Gina Barilla - http://ginabarilla.blogspot.it
Home sweet home - www.homesweethome00.blogspot.com
Quello Che Una donna Dice-http://quellocheunadonnadice.blogspot.it/
Anna Disorganizzata - http://disorganizzata.blogspot.com/
Design Therapy - http://www.designtherapy.it/
fiori e vecchie pezze - http://fiorievecchiepezze.wordpress.com
ParoleCheNonHoDetto - http://parolechenonhodetto.wordpress.com/
Ma la notte no! - http://www.ma-la-notte-no.blogspot.it/
Il mondo di Cì - http://ilmondodici.blogspot.it/
Uberti Debora  http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it
Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search?q=staffetta
mamma studia http://www.mammastudia.blogspot.it/
Il blog di mammaGabry http://leoperedimammagabry.blogspot.it/
Viaggi e Baci: www.viaggiebaci.wordpress.com
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Mammefaidate: http://mammefaidate.blogspot.it/
Idea Mamma: www.ideamamma.it
Il Pampano:http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/
 

Wednesday, November 14, 2012

Working Mother

Ecco un'altra delle "mai-piu'-senza" riviste delle mamme nordamericane e canadesi!
Ci sono delle chicche mica male!!!

Sunday, November 11, 2012

Veterans Day

(Cit. Wikipedia) Veterans Day is an official United States holiday honoring armed service veterans. It is a federal holiday that is observed on November 11th. It coincides with other holidays such as Armistice Day or Remembrance Day, which are celebrated in other parts of the world and also mark the anniversary of the signing of the Armistice that ended World War I. (Major hostilities of World War I were formally ended at the 11th hour of the 11th day of the 11th month of 1918 with the German signing of the Armistice.)
Veterans Day is not to be confused with Memorial Day; Veterans Day celebrates the service of all U.S. military veterans, while Memorial Day is a day of remembering the men and women who died while serving.[1]